Saldi in Sicilia da oggi. Al via da oggi 2 gennaio i saldi che muoveranno un fatturato di circa 400 milioni. La stima di spesa per singola famiglia oscilla tra i 200 e i 210 euro con una spesa pro capite di circa 105 – 110 euro nei settori abbigliamento, calzature e accessori. Le stime sono ricavate dal rapporto elaborato dall’Ufficio Studi di Confcommercio.
“Sono stime prudenziali – dice Patrizia Di Dio, presidente di Confcommercio Palermo – perchè ci sono precisi segnali di buone aspettative. Grazie alle miti condizioni metereologiche registrate fino ad oggi, si tratterà in sostanza di acquisti di “stagione” più che di saldi di fine stagione”.
“Quello dei saldi invernali è uno dei momenti più importanti dell’anno per il commercio locale – spiega Patrizia Di Dio che è anche vicepresidente nazionale di Federmoda -. Oltre che sull’aspetto economico, si punta come sempre su valori importanti come etica e sostenibilità. Il negozio “di prossimità”, quello in cui più di ogni altro luogo – anche virtuale – si sviluppa quotidianamente un rapporto di fiducia tra acquirente e negoziante, rappresenta ancora un caposaldo del commercio sostenibile perché sarà sempre interesse dei commercianti rinsaldare il rapporto di stima e fiducia con i propri clienti”.
“L’acquisto nei negozi di vicinato farà diminuire sensibilmente anche i materiali di imballaggio utilizzati per le spedizioni (che finiscono per inquinare le città e aumentare i problemi di smaltimento) e limiterà l’inquinamento atmosferico legato ai trasporti per prodotti che vengono spediti da lontano. E’ dietro al bancone di un negozio – e non dietro allo schermo di un computer – che ci sarà sempre una persona a cui affidarsi per avere preziosi consigli, per toccare con mano la qualità dei prodotti, per provare prima dell’acquisto i capi di abbigliamento o per risolvere facilmente eventuali problemi legati alla merce acquistata. Ecco perché, anche in epoca di commercio online, non tramonterà mai il fascino, l’emozione e la convenienza dello shopping cittadino e degli acquisti sempre più consapevoli”.
Patrizia Di Dio, in linea con quanto già fatto dalla Confcommercio nazionale, invita i cittadini a segnalare eventuali anomalie nell’applicazione delle regole dei saldi e ricorda alcune regole fondamentali: 1) la possibilità di cambiare il capo dopo che lo si è acquistato è generalmente lasciata alla discrezionalità del negoziante, a meno che il prodotto non sia danneggiato o non conforme. In questo caso scatta l’obbligo per il negoziante della riparazione o della sostituzione del capo e, se ciò risulti impossibile, la riduzione o la restituzione del prezzo pagato; 2) la prova dei capi non è obbligatoria ma rimessa alla discrezionalità del negoziante; 3) i negozianti devono accettare le carte di credito; 4) è obbligo del negoziante indicare inequivocabilmente il prezzo originario di vendita, lo sconto e il prezzo finale.
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