ROMA (ITALPRESS) – “Il fatto che venga ritirato l’emendamento soppressivo ci consente di andare in aula per la discussione generale. E’ un fatto positivo». Lo afferma il leader di Azione Carlo Calenda parlando di salario minimo in una intervista a La Repubblica. «C’è il riconoscimento, da parte della premier, che esiste un problema di salari poveri nel nostro Paese. Se invece si pretende di votarlo subito si va incontro a una bocciatura sicura, condannando a morte il provvedimento. Ma io non voglio assolutamente fargli fare questa fine. Ho sentito Giorgia Meloni, ci vedremo la prossima settimana. Poi c’è la pausa estiva, c’è un lavoro da fare. Vogliamo capire qual è la posizione nel merito.
Cosa intendono salvare e cosa no”. “Si va a settembre in ogni caso. Quindi inviterei chi, come i 5S, è per una prova di forza, a rimanere uniti, e a ragionare, se davvero si vuole portare a casa la riforma. La discussione generale? Nei prossimi giorni. E’ un momento in cui i partiti in Parlamento possono esprimere le loro posizioni nel dibattito, senza però che vi sia un voto.
Come mai Meloni ha cambiato idea? Intanto perchè capisce che è un tema molto sentito nel Paese. E poi perchè, cito sue parole, intende costruire un rapporto con l’opposizione più costruttiva”.
– foto: Agenzia Fotogramma –
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