Ruperti lascia la Squadra Mobile di Palermo: il saluto
Dopo sei anni e mezzo di intenso impegno professionale il dr. Ruperti Capo della Squadra Mobile lascia il suo incarico peer assumere la prestigiosa funzione di Vice Questore Vicario della Questura di Pisa.
Il Questore di Palermo, dott. Lepoldo Laricchia , saluta e ringrazia il Dirigente della Squadra Mobile dr. Rodolfo Ruperti destinato ad altro prestigioso incarico, per l’impegno, la grande professionalità e gli importanti risultati investigativi conseguiti in questi anni nella lotta alle organizzazioni mafiose ed a tutte le forme di criminalità, augurandogli la prosecuzione della brillante carriera in terra toscana.
Il dr. Ruperti in occasione della cerimonia di saluto ha voluto inviare una lettera per congedarsi e ringraziare i colleghi, la cittadinanza e la stampa con i quali ha mantenuto rapporti di collaborazione e di reciproco rispetto.
La lettera di commiato
Quest’oggi sono quasi più emozionato di quanto non lo fossi nel giugno 2015 quando giunsi a Palermo per assumere questo nuovo prestigiosissimo incarico, sei anni e mezzo trascorsi a lavorare in questa città, un meraviglioso periodo in questa magnifica terra.
Sei anni e mezzo di impegno e dedizione verso questo Ufficio, verso questa città, a cui ritengo di aver dato ma che, ne sono certo, mi ha dato tantissimo. Un’esperienza formativa che porterò sempre nel cuore.
Con orgoglio ed estrema soddisfazione abbiamo raccolto dai cittadini che si sono rivolti fiduciosi alla struttura che ho avuto il privilegio di dirigere, sentimenti di vicinanza, plauso e gratitudine in risposta alle istanze che quotidianamente ci venivano indirizzate.
Molto resta da fare ma, sono certo che, proseguendo nell’essenziale e necessario intreccio tra ascolto e dialogo crescerà la collaborazione dei cittadini, indispensabile componente per poter soddisfare le istanze dei singoli che richiedono sicurezza e risposte adeguate.
Ringrazio sentitamente i Questori che si sono succeduti nel tempo per la fiducia sempre accordatami, i Dirigenti ed i Funzionari della Questura.
Porgo un grande e sentito ringraziamento alla Procura della Repubblica di Palermo, sempre al nostro fianco, partecipe ed attiva in tutti i momenti della nostra attività lavorativa, ai colleghi delle altre forze dell’ordine con i quali abbiamo sempre collaborato con grande lealtà e reciproco scambio di informazioni sotto l’egida dell’Autorità Giudiziaria.
Permettetemi, poi, un ringraziamento particolare e speciale ai Funzionari ed al personale della Squadra Mobile con cui, in questi anni, abbiamo diviso momenti di difficoltà lavorativa, così come anche tanti successi investigativi.
Sono state svolte operazioni di Polizia Giudiziaria di grande rilievo, sia nel campo dei fenomeni strutturati di criminalità organizzata, alcuni, di particolare importanza, con il coordinamento e la collaborazione del Servizio Centrale Operativo, così come sono state assicurate risposte in ambito di criminalità comune emergenziale che questa struttura, con grande cuore e competenza, ha saputo dare.
Circa 3.000 tra arresti in flagranza di reato e misure cautelari sono il risultato, frutto di un grande lavoro, che tutti gli operatori di questa Squadra Mobile con le proprie diverse e molteplici competenze acquisite, hanno contribuito a realizzare.
Quasi impossibile citare tutte le molteplici attività di Polizia Giudiziaria condotte che hanno dato riposte nei più svariati settori della Sicurezza Pubblica.
Nel corso di anni, infatti, sono state svolte numerosissime attività che hanno colpito i mandamenti di Brancaccio, della Noce, di Tommaso Natale, alle famiglie mafiose di Santa Maria del Gesù, Passo di Rigano, Uditore, Torretta, Roccella, Corso dei Mille, così come di Castelvetrano, Mazara del Vallo, Partanna, Santa Ninfa, Salemi.
Non meno importanti risultano essere le operazioni di Polizia Giudiziaria che hanno avuto ad oggetto la criminalità organizzata di stampo mafioso nigeriana, i cosiddetti cult tra i cui i “Black Axe”, “ElYE” e “Vikings”, così come le complesse indagini che hanno portato alla disarticolazione di gruppi dediti al favoreggiamento dell’immigrazione clandestina transnazionale con risvolti per sfruttamento della prostituzione, anche minorile.
Sono state svolte importanti attività di indagine volte a perseguire i fenomeni corruttivi ai danni della Pubblica Amministrazione, nel campo degli appalti pubblici in svariati settori della P.A; sono stati risolti numerosi omicidi, arrestandone gli autori, moltissimi tentati omicidi, sono stati identificati ed arrestati gli autori di violentissime aggressioni anche con risvolti razziali, omosessuali o in danno di soggetti deboli, donne e minori, così come sono stati arrestati autori di violenze sessuali, di abusi sessuali in danno di minori.
Sono state svolte corpose attività di indagine per frodi assicurative, quanto mai cruente, realizzate attraverso la mutilazione degli arti di “vittime compiacenti”, indagini sul fenomeno delle truffe assicurative relative al “ramo vitae” con un sofisticato meccanismo che permetteva di riscuotere premi assicurativi attraverso false attestazioni di morte, sono stati effettuati numerosissimi arresti a carico di rapinatori il più delle volte cosiddetti “seriali” che nel tempo avevano terrorizzato interi settori commerciali: istituti bancari, furgoni porta valori e tabacchi, uffici postali, supermercati, alberghi, impianti di distribuzione di carburante, gioiellerie, così come a carico di autori di rapine o furti in abitazione.
Di grande importanza anche le indagini per traffico internazionale di stupefacenti così come quelle indirizzate a colpire le floride piazze di spaccio gestite da cittadini italiani e stranieri in varie aree della città che hanno portato ad ingenti sequestri di sostanza stupefacente del tipo hashish, cocaina, eroina, marjiuana, di droghe sintetiche più molteplici sequestri di piantagioni di canapa, creando danni e mancati introiti alle organizzazioni criminali che gestiscono questi traffici per decine di milioni di euro.
Rodolfo Ruperti