Sabato 7 e domenica 8 maggio, alle ore 20.30 nello spazio artistico teatrale Roots, in via Borrello, 73, a Catania, andrà in scena lo spettacolo ‘5 minuti’ con Mario Aroldi e Gabriella Carrozza, testo e regia Mario Mascitelli, assistente alla regia Silvia Santospirito. È una produzione del Teatro del Cerchio di Parma. È lo spettacolo che conclude la rassegna di teatro contemporaneo “Rigenerazioni”, ideata da Antonella Caldarella e Steve Cable.
Il regista Mario Masciarelli sottolinea come “Questo lavoro teatrale nasce dalla riflessione della vita come continua attesa, passando attraverso le tante storie tragicomiche di chi ha affrontato e deve affrontare continuamente provini, audizioni e colloqui di lavoro. Si arriverà, così, a una considerazione più ampia dell’argomento, all’idea di vita come condizione purgatoriale in attesa della “destinazione finale”. Aroldo e Vera, i due protagonisti, scoprono pian piano cosa ne è stato della loro storia, cosa hanno vissuto per continuare a credere nei loro valori e nelle loro aspirazioni. Quella stanza rappresenta l’ennesimo passaggio della loro vita verso quella speranza di ricominciare ben consci che ogni volta è difficile riprendersi e che viene voglia di mollare tutto. L’attesa per una nuova occasione li porterà, finalmente, all’atteso successo? E poi quei 5 minuti che ti concedono a un provino, saranno sufficienti?”
Lo spettacolo racconta di quei ‘fatidici’ 5 minuti che ognuno di noi ha sostenuto almeno una volta nella vita dal sostenere un provino per ottenere una parte a teatro o in un film o, per un colloquio di lavoro. Una sorta di “tempo sospeso” in cui la vita si ferma in quella frazione temporale e apre un varco come di fronte a una sliding door che ti può cambiare la vita per sempre o anche solo per un periodo. La preparazione a casa, magari davanti a uno specchio, a una telecamera, a un telefonino. Riprendersi e comunicarlo sui social. E poi riprendersi dalla delusione se il provino va male o sprizzare gioia da tutti i pori se, invece, va bene. E’ la vita. Quella di chi ha scelto, di vivere così.
Antonella Caldarella e Steve Cable, fondatori de La Casa di Creta Teatro Argentum Potabile, sono soddisfatti della kermesse che sono riusciti a offrire al pubblico catanese. Continuano: “Con questo ultimo spettacolo si conclude ‘Rigenerazioni’ che ha dato la possibilità sia ai nostri abbonati che coloro i quali si sono avvicinati al nostro spazio artistico per la prima volta di fruire di espressività artistiche diverse, dalla danza all’ operazione di rilettura dell’ipotesi di messa in scena della Fabula Atellana alla leggenda di Colapesce, dove la narrazione è stata accompagnata dal vivo con strumenti come Marimba, Didgeridoo, tamburi e bicchieri. E, infine, questa rappresentazione affronta un tema d’attualità come quello dell’apparire, considerarsi parte di un mondo virtuale riservato agli utenti dei social e, allo stesso tempo quel “ricostruirsi ” dopo una sconfitta o una storia finita male”.
“Rigenerazioni è stata una scommessa perché segna il nostro punto di ripartenza dopo due anni di chiusura. È stato un modo per confrontarci ulteriormente non solo con il pubblico, ma anche con i colleghi delle varie compagnie che abbiamo ospitato. Il confronto è sempre costruttivo per chi ama e fa teatro come noi. Un luogo che va vissuto non solo come svago e intrattenimento ma come momento importante e cruciale di educazione all’arte, dando uno sguardo critico all’attualità. Adesso è il momento di programmare una nuova stagione ricca di spettacoli nuovi e coinvolgenti”.
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