Roma-Catania 2-2. Gol ed emozioni all’Olimpico. Totti e Carrizo protagonisti

Quando si tratta di Roma-Catania la noia non può esistere. Come nelle precedenti gare anche questa ha regalato emozioni, gol e spettacolo. Finisce 2-2 con un pareggio che accontenta poco entrambe. I giallorossi che vedono sfumare l’Europa ma anche i rossazzurri che avevano rimontato la lupa.

di Daniele Di Frangia

 

Quando si tratta di Roma-Catania la noia non può esistere. Come nelle precedenti gare anche questa ha regalato emozioni, gol e spettacolo. Finisce 2-2 con un pareggio che accontenta poco entrambe. I giallorossi che vedono sfumare l’Europa ma anche i rossazzurri che avevano rimontato la lupa.

Montella sceglie la formazione migliore senza il solo Spolli squalificato. Luis Enrique punta su Totti (500 in serie A per lui) dietro Osvaldo e Borini. Dopo neanche otto minuti c’è già un rigore per la Roma. Carrizo perde il pallone in uscita e travolge Borini e Bellusci per riprenderlo. Per Peruzzo è calcio di rigore ma lo stesso portiere argentino ipnotizza Totti dal dischetto. Il capitano della Roma ingaggia un personale duello con l’ex laziale che nel primo tempo esce vincitore dalla sfida. I rossazzurri provano a ripartire ma tengono comunque bene il campo.

Nella ripresa la gara si accende. Totti si riscatta con un gran sinistro che Carrizo non può prendere. I rossazzurri si attivano e grazie ad un grande Barrientos trovano il calcio di rigore che Lodi non fallisce. Pareggio e gara in pieno equilibrio. Ancora Lodi imbecca benissimo Marchese su calcio di punizione. Il terzino nisseno spara una bordata che Lobont non può raggiungere. Catania in vantaggio all’Olimpico e Montella pregusta lo sgambetto. Ma la benzina etnea pian piano si esaurisce. Bergessio e Barrientos lasciano il campo per infortunio, altri vengono sorpresi dai crampi. La Roma attacca ma ancora Carrizo dice di no a Pjanic e Lamela. Ma è ancora Totti a firmare il pareggio con un piatto destro chirurgico. Nel finale è quasi un assedio dei padroni di casa ma il fortino etneo regge.