di redazione
Calcio Catania: Rolando Maran è nato a Trento il 14 luglio 1963. Conclusa nel 1997 una carriera da calciatore impreziosita da due promozioni con la maglia del Chievo, intraprende immediatamente quella da allenatore: nella stagione 1997-98 è “vice” di Silvio Baldini sulla panchina gialloblù. Nel 1998-99 e nel 1999-2000, veste nuovamente i panni dell’allenatore in seconda, a Brescia, ancora con Baldini prima e con Nedo Sonetti poi. Questa prima fase della carriera da “tattico” si rivelerà preziosa.Dal 2000 al 2002, effettua un’altra importante sessione in “palestra”, nel settore giovanile del Cittadella.Dal 2002-03, alla guida della prima squadra dello stesso sodalizio veneto, trascorre tre stagioni in Serie C1: i granata mantengono senza affanni la categoria e Maran si fa apprezzare, al punto da destare l’interesse di società di Serie B.Realizza un’ulteriore ascesa professionale, all’insegna della gradualità, guidando il Brescia ai nastri di partenza del torneo cadetto 2005-06: la squadra è lanciatissima, l’esordiente Maran convince tutti, il 4 marzo 2006 le “rondinelle” superano il Pescara con un netto 3-0 e si attestano al quinto posto, in piena zona playoff. L’indomani, giunge però uno degli esoneri meno comprensibili della storia recente del calcio italiano.Con il Bari, poi, parentesi non troppo fortunata: esperienza comunque utile ad acquisire elementi di gestione di “piazze” importanti.“Rolly”, nomignolo affibbiato dagli amici, mette a frutto l’insegnamento della difficoltà realizzando grandi cose nel biennio successivo a Trieste: nel 2007-08, salvezza mai in discussione, piazzamento finale a metà classifica e sapiente valorizzazione di alcuni elementi (il semisconosciuto uruguayano Granoche, al primo anno in Italia, firma 24 gol); Nel 2008-09, la formazione alabardata veleggia a lungo in zona playoff, chiudendo infine all’ottavo posto e riscuotendo i consensi dell’opinione pubblica. Nell’estate del 2009, la chiamata del Vicenza: la serietà professionale ed il metodo di Maran inducono la società al “mea culpa” per un esonero che dura come un acquazzone primaverile. Frettolosamente richiamato, il mister di Trento guida la compagine berica ad una tranquilla salvezza.La stagione 2010-11 assicura lo sviluppo del progetto, nel girone di ritorno il Vicenza targato Maran si affaccia in zona playoff, quindi si attesta a metà classifica, concludendo al dodicesimo posto.L’annata scorsa è la settima in cadetteria, per l’allenatore trentino: il 1° ottobre 2011, assume la guida tecnica del Varese. La squadra lombarda è tra le grandi rivelazioni della Serie B, gioca un calcio gradevole ed efficace, mette in evidenza talenti interessanti ed ottiene risultati straordinari, chiudendo il campionato al quinto posto. Ai playoff, elimina il Verona e conquista la finale: cede alla Sampdoria ma merita un grande e convinto applauso da parte degli addetti ai lavori e degli appassionati.Curiosità: l’esordio in B di Maran è datato 2 settembre 2005, sulla panchina del Brescia, al “Massimino” contro il Catania!
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