“UnictTeam”, la squadra di robotica dell’Università di Catania, ha ottenuto nelle scorse settimane il quarto posto nella competizione internazionale di robotica organizzata dalla Khalifa University di Abu Dhabi, alla quale si erano candidate 143 rappresentative provenienti da tutto il mondo.
Un grande risultato che dimostra l’eccellenza dell’Ateneo catanese nella disciplina e che sarà festeggiato giovedì 30 marzo alle 17, nell’aula magna dell’Edificio della Didattica di Ingegneria (Edificio 14, Cittadella Universitaria, viale Andrea Doria 6). All’incontro sarà presente la squadra dell’Università che ha partecipato alla competizione “Mohamed Bin Zayed International Robotics Challenge” (MBZIRC), per presentare i risultati e i dettagli tecnici della competizione.
La sfida consisteva nella realizzazione di un drone in grado di atterrare, in maniera autonoma, su un veicolo in movimento. Il drone catanese è stato realizzato da docenti, dottorandi e studenti del dipartimento di Ingegneria elettrica elettronica e informatica (Dieei) e del dipartimento di Matematica e Informatica (Dmi), supportati dal System Lab di STMicroelectronics e dall’ing. Nunzio Abbate, dalla Micron Foundation, da Etnamatica, Kevin Shurter e Oranfresh.
Si tratta sicuramente di un esempio positivo della collaborazione tra il DIEII e il DMI, che ha permesso di fare il “salto di qualità”. Il team intersisciplinare era coordinato dai docenti Giovanni Muscato (con gli ingegneri Luciano Cantelli e Carmelo Donato Melita del gruppo di Robotica del Dieei), Corrado Santoro (gruppo di Sistemi autonomi del Dmi), Sebastiano Battiato e Giovanni Maria Farinella (Iplab, gruppo di Computer Vision del Dmi), con il supporto del gruppo del prof. Gianluca Cicala (Dicar) che ha messo a disposizione i materiali innovativi e le stampe 3D di ultima generazione per la realizzazione di alcune componenti fondamentali dei droni.
«I corsi di studio dell’Università di Catania, – ha dichiarato Sebastiano Battiato, professore Ordinario di Informatica presso il DMI dell’Università di Catania – nonostante tutte le difficoltà di sistema, riescono a garantire una formazione di eccellenza e di altissima qualità. In settori strategici per il territorio quali l’ICT, la Computer Vision e la robotica anche il nostro ateneo può formare con autorevolezza i professionisti e la classe dirigente dei prossimi anni. In quest’ottica l’abolizione del numero programmato nei corsi di Laurea di Ingegneria (già da qualche anno) e di Informatica (a partire dal 2017/2018) può dare quindi ai nostri giovani una garanzia per il proprio futuro».
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