Rivolta al Cara Mineo domani conferenza stampa. Pogliese: “Violenza Intollerabile”

Il Comitato Cittadino e il Gruppo Consiliare “Mineo prima di tutto” terranno una conferenza stampa domani mercoledì 23 ottobre a Mineo presso l’ex cinema di P.za Buglio per illustrare agli organi di informazione le proprie posizioni in merito alle recenti gravi manifestazioni originatesi dal Cara di Mineo e per definire quali iniziative si rendono necessarie allo scopo di rivendicare congiuntamente dal territorio e dalla popolazione locale la necessità di ottenere una attenzione istituzionale che finora non è stata all’altezza dell’emergenza sicurezza. “Pacta sunt servanda” e ciò significa che lo Stato centrale deve venire incontro alla più celere soluzione dei gravi disagi che stanno mettendo ogni giorno di più a dura prova la capacità di gestione politica dei fenomeni di scontro sociale. Il comitato e il gruppo consiliare proseguono nel percorso di attenzione alle richieste degli abitanti e di controllo dell’operato amministrativo di sindaco e giunta, in linea con il proprio programma e con la funzione che le regole della politica assegnano alle opposizioni. Nel corso della conferenza stampa verranno affrontate le direttive della azione politica che si intende attuare nell’immediato futuro.

Nel frattempo arriva il commento di Salvo Pogliese, vicepresidente dell’assemblea regionale siciliana, sui fatti accaduti oggi:

“La guerriglia urbana scatenata oggi da bande di extracomunitari che hanno messo a ferro e fuoco Mineo è intollerabile. Lo spirito di accoglienza della nostra terra non può e non deve essere travisato in libertà di distruggere le nostre città. Quello che è accaduto a Mineo, con assalti alle forze dell’ordine, attività commerciali costrette alla chiusura, cittadini non liberi di camminare per strada e la Catania-Gela luogo di scorribande per gruppi di extracomunitari armati di bastoni e pietre, è uno schiaffo alla Nazione che, pur tra mille difficoltà, si è sobbarcata il dispendioso e difficile compito di accogliere i migranti.”.