ROMA (ITALPRESS) – Il Pil, dopo la forte ripresa nel primo trimestre del 2023 (0,6%), si espanderebbe in misura contenuta nel resto del triennio di previsione 2023-2205, frenato dagli effetti del peggioramento delle condizioni di finanziamento. In media d’anno il prodotto aumenterebbe dell’1,3% nel 2023, dell’1% nel 2024 e dell’1,1 nel 2025. E’ quanto emerge dalle proiezioni macroeconomiche per l’Italia elaborate dagli esperti della Banca d’Italia nell’ambito dell’esercizio coordinato dell’Eurosistema. Lo scenario presentato presuppone che le tensioni connesse con il conflitto in Ucraina non comportinoulteriori difficoltà nell’approvvigionamento di materie prime; coerentemente, i prezzi di queste ultime rimarrebbero pressochè stabili nel triennio di previsione su livelli nettamente più contenuti di quelli del 2022. Per contro, il quadro macroeconomico risente degli effetti di condizioni monetarie e creditizie più restrittive per imprese e famiglie. Rispetto alle proiezioni pubblicate in gennaio, la crescita del Pil è rivista al rialzo nel 2023, grazie a un andamento migliore delle attese nel primo trimestre, e al ribasso nel biennio 2024-25, principalmente per via di un più forte deterioramento delle condizioni finanziarie
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