La Fapi condivide il grido d’allarme lanciato da Confindustria Sicilia sui ritardi nei pagamenti da parte delle pubbliche amministrazioni e auspica un maggiore rispetto dei termini contrattuali nei confronti di imprese e fornitori. “O la Pubblica Amministrazione paga le aziende in tempi consoni o sono a rischio migliaia di piccole e medie imprese e non solo siciliane – sottolinea Gino Sciotto, presidente nazionale della Federazione autonoma piccole imprese – quella dei ritardi è una vera e propria piaga che non fa altro che aggravare ulteriormente la già difficile situazione finanziaria di tante imprese, in affanno per la persistente crisi economica e per la stretta creditizia delle banche. Non dimentichiamo che nel 2011 le insolvenze bancarie sono cresciute del 40% e molte sono le aziende che non pagano più i fornitori a causa della scarsa liquidità”. “Spesso i Comuni bloccano i pagamenti alle imprese per la necessità di rispettare il Patto di Stabilità – sottolinea Sciotto – ma è necessario vigilare su questo perverso meccanismo che si ripercuote sul sistema economico e sulle aziende con conseguenze pesanti. Il problema dei ritardi nei pagamenti va affrontato con decisione perché danneggia soprattutto le piccole imprese, costrette ad indebitarsi per pagare i propri dipendenti, fornitori e tasse, con la sola conseguenza di aumentare i già elevati costi aziendali”. (FAPI)
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