“Ancora una volta le celebrazioni della Festa dei lavoratori hanno la propria bandiera listata a lutto” dichiara Rita Barbera.
Gli incidenti e i morti sul lavoro, i licenziamenti “di sistema” e il precariato istituzionalizzato hanno trasformato negli ultimi anni il lavoro in un diritto negato.
Nonostante la Repubblica Italiana, all’articolo 4 della nostra Costituzione, riconosca a tutti i cittadini il diritto al lavoro e promuova le condizioni che rendano effettivo questo diritto, i luoghi di lavoro non solo non sono più certi ma nemmeno sicuri.
“Il mio pensiero, oggi, va a Portella della Ginestra – prosegue Rita Barbera – il luogo in cui nel 1947 una giornata di festa fu trasformata nel primo grande lutto nazionale, nella prima strage di Stato. Sotto i colpi della banda del bandito Giuliano e di altre forze mai effettivamente accertate, ma riferibili alla mafia e alla X° MAS del Principe Junio Valerio Borghese, caddero undici persone e trenta rimasero ferite, ma al contempo sono al fianco delle famiglie che vivono il dolore di un familiare morto sul posto di lavoro e ai tanti nuclei familiari palermitani che oggi vedono cancellare i loro posti di lavoro per esigenze riferibili ad assetti transnazionali”.
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