Barbera: “Emergenza abitativa, l’amministrazione ha fallito”
Oltre 2000 famiglie in stato di estremo bisogno e 400 senza fissa dimora. Condizioni di disagio, abbandono, disperazione senza che chi le subisce ottenga risposte serie e adeguate. Questo è l’operato dell’attuale amministrazione comunale che ignora i bisogni reali dei palermitani e che, dietro la parola “emergenza”, nasconde la propria incapacità di risolvere i problemi. Se n’è parlato a Villa Filippina durante un incontro con i candidati sindaci organizzato dal Sunia.
“Si tratta di persone – dichiara Rita Barbera – che vivono a Brancaccio, allo Zen, a Borgo Nuovo, all’ex Onpi, all’ex Francesco Crispi, a Ballarò e più in generale nel centro storico, che sono stati trasformati in cittadine e cittadini palermitani che vedono negati i propri diritti fondamentali compresi quelli del voto. Anche se questi cittadini non potranno esprimere una personale preferenza alle imminenti elezioni, mi farò carico io delle loro istanze, perché la giustizia sociale non può mai essere considerata un tema marginale».
«Questa è una vergogna – continua Rita Barbera – L’attuale amministrazione vanta, a parole, Palermo come una città accogliente e inclusiva ma, in realtà, ha ignorato da anni i suoi figli più fragili scatenando, a causa della sua inettitudine, una guerra tra poveri che non solo svilisce chi già si trova in una situazione a volte disperata ma li rende colpevoli della loro condizione.
È necessario, e con grandissima urgenza, mappare gli immobili disponibili partendo da quelli dell’amministrazione comunale compresi i beni confiscati alla mafia. Manca una seria pianificazione e la dimostrazione è che i fondi che erano stati messi a disposizione della città di Palermo non sono stati richiesti perché non sono stati realizzati e presentati per tempo i relativi progetti.
Proprio questi fondi avrebbero permesso di iniziare a risolvere quella che oggi è, eufemisticamente, definita emergenza per giustificare il cattivo operato dell’amministrazione che, di fatto, non è più credibile, come non lo sono tutti quei politici che oggi siedono sugli scranni di Palazzo delle Aquile perché hanno la responsabilità di aver trasformato un problema in una emergenza quotidiana. È necessario che la nuova amministrazione assuma il ruolo di mediatore nei confronti dei proprietari che potrebbero, così, essere disponibili ad affittare i propri immobili, avendo l’amministrazione comunale come garante, e che potrebbero inoltre essere “premiati” attraverso agevolazioni fiscali».
«È necessario – prosegue Rita Barbera – un nuovo atteggiamento nei confronti del tema abitativo. Non si può prescindere da temi e rivendicazioni che da anni sono sulle spalle di chi vive questa tragica situazione. È necessario valorizzare le operazioni di auto recupero di complessi abitativi, creare le condizioni per il cambio di destinazione d’uso degli immobili inutilizzati e soprattutto creare una “macchina comunale” efficiente che sappia sfruttare i finanziamenti sia europei sia nazionali per aiutare chi non è in grado di pagare un affitto, quei finanziamenti che, negli ultimi anni, sono stati persi. Palermo ha perso completamente i fondi del “Programma di Riqualificazione dell’Edilizia residenziale pubblica” per inettitudine e per cecità politica. È necessario un cambio di marcia per restituire fiducia alle cittadine e ai cittadini palermitani, sia ai proprietari sia agli inquilini, agendo nel pieno rispetto della legalità e fornire, finalmente, le risposte che meritano».