Risultati Europee Sicilia. In assoluta controtendenza con i risultati nazionali in Movimento 5 Stelle conquista in Sicilia il 29,85% delle preferenze seguito dalla Lega (22,42) e dal PD (18,48). A seguire Forza Italia con 14,77%, Fratelli d’Italia con il 7,28% e +Europa con il 1,94%.
I risultati definitivi a livello nazionale vedono invece la Lega di Salvini volare al 34,3% confermandosi il primo partito in Italia, seguito a sorpresa dal PD che con il 22,7% supera il M5S che si ferma al 17,1%. A seguire Forza Italia con 8,8%, Fratelli d’Italia con il 6,5% e +Europa con il 3,1%.
Sono otto i seggi che verranno assegnati nella circoscrizione Sicilia e Sardegna. I grillini si avvicinano al 30%, conquistano la vetta e staccano la Lega di Matteo Salvini, che non stravince.
Il Pd fa bene anche in Sicilia trascinato dall’ottimo risultato di Pietro Bartolo, il medico di Lampedusa (135.037 preferenze) che ha ottenuto un risultato straordinario. Al secondo posto, per numero di preferenze, Caterina Chinnici (112.459 preferenze).
Forza Italia vede invece un ottimo risultato per Giuseppe Milazzo, capogruppo azzurro all’Ars poco lontano dal leader Silvio Berlusconi. Per Fratelli d’Italia i più votati, dopo Giorgia Meloni, sono Raffaele Stancanelli, e Giovanni Cannata, sindaco di Avola. Il +Europa di Fabrizio Ferrandelli, invece, non supera la soglia di sbarramento.
La dichiarazione di Leoluca Orlando arriva quando i dati sono pressoché definitivi: “In un quadro politico nazionale ed europeo che non può non destare preoccupazione per l’affermazione di forze antidemocratiche e populiste, emerge come dato positivo che lì dove la politica ha fatto scelte chiare, senza compromessi e con facce credibili per i diritti, lì dove si è data concretezza ad una chiara alternativa è arrivato anche il consenso, oltre gli egoismi individualistici e le soffocanti appartenenze di gruppi.
Il primo a commentare i risultati è stato Matteo Salvini che sui social scrive: “Una sola parola: GRAZIE Italia”.
“Il Pd ottiene un risultato importante. Un anno fa si parlava della fine del bipolarismo tra centrodestra e centrosinistra, l’estinzione di un partito, ma ora non sembra cosi’. Un anno fa tra noi e M5S c’erano oltre 10 punti di scarto, oggi stiamo discutendo chi è primo o secondo”, questa invece la parole vicesegretario del Pd, Andrea Orlando, parlando dalla sede nazionale del partito.
“Il Pd è in campo, sappiamo che dobbiamo ancora cambiare molto, ma il Partito Democratico c’è” ha aggiunto.
Solo un breve, scarno commento dal ministro Di Maio sui risultati del Movimento 5 Stelle. «Siamo stati penalizzati dall’astensione, soprattutto al Sud, ma ora testa bassa e lavorare. Restiamo comunque ago della bilancia in questo governo. Da qui in avanti più attenzione ai territori».
Per Nicola Zingaretti, guida del Pd secondo partito, “Salvini emerge come vero leader di un governo immobile e pericoloso. Noi vogliamo costruire l’alternativa a Salvini per essere credibili in vista del voto politico. Il governo esce ancora più fragile per divisioni interne di fronte ai grandi appuntamenti che lo aspettano”.
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