“La Super Ristrutturazione ve la paga lo Stato”: Giorgia Meloni vi regala 48mila € dai fondi europei | Regalo di Natale anticipato

Giorgia Meloni
Giorgia Meloni – fonte Instagram – sicilianews24.it

Bonus ristrutturazione, quando si devono effettuare i pagamenti? 

Il bonus ristrutturazione edilizia 2024 è una detrazione fiscale del 50% sugli interventi di ristrutturazione edilizia per le spese sostenute dal 26 giugno 2012 fino al 31 dicembre 2024, come previsto dalla proroga nella Legge di Bilancio 2022.

La detrazione fiscale del 50% è riconosciuta ai contribuenti che effettuano, sia in un condominio oppure in edifici singoli come la casa: lavori di ristrutturazione edilizia; manutenzione ordinaria straordinaria; restauro e risanamento conservativo.

Le spese dovranno essere pagate tramite bonifico bancario o postale, come indicato nel paragrafo Pagamento con bonifico. Il bonus ristrutturazione edilizia 2024 prevede una detrazione fiscale del 50% fino ad un importo massimo delle spese sostenute di 96.000 € per ogni unità immobiliare. La detrazione fiscale dovrà essere suddivisa in 10 quote di pari importo da utilizzare annualmente.

Per tutti gli interventi di ristrutturazione edilizia nel 2024 che comportano un risparmio energetico, per poter usufruire della detrazione fiscale, è necessario comunicare le spese sostenute all’ENEA entro 90 giorni dalla fine dei lavori.

Quando si devono effettuare i pagamenti?

Un aspetto fondamentale per beneficiare del bonus ristrutturazione è la corretta tempistica dei pagamenti. In base alla normativa vigente, per le persone fisiche vale il principio di cassa, ossia rileva l’anno in cui la spesa è stata sostenuta, indipendentemente dal fatto che il pagamento sia avvenuto prima o dopo la dichiarazione di fine lavori. È importante, però, evitare errori comuni e seguire scrupolosamente le disposizioni per non compromettere l’accesso all’agevolazione.

Per ottenere il bonus ristrutturazione è necessario conservare le fatture che documentano le spese sostenute e le ricevute dei bonifici “parlanti”, bancari o postali, come previsto dal provvedimento dell’Agenzia delle Entrate del 2 novembre 2011. Questi documenti devono essere collegati agli interventi per i quali si richiede lo sconto fiscale. Non ci sono limiti specifici sui termini di pagamento, purché siano chiaramente riferibili agli interventi dichiarati.

Calcolo tasse
Calcolo tasse – fonte pexels – sicilianews24.it

Cosa succede con i pagamenti anticipati

Se i lavori terminano a novembre 2024 e i pagamenti vengono completati entro il 31 dicembre 2024, la detrazione potrà essere inserita nella dichiarazione dei redditi 2025, riferita al periodo d’imposta 2024. Pagamenti effettuati nel 2025 potranno invece essere detratti a partire dalla dichiarazione del 2026, periodo d’imposta 2025. La data del bonifico, non quella di accredito all’impresa, determina l’anno di imputazione della spesa.

Nei pagamenti anticipati, le fatture devono specificare che si tratta di acconti, con dettagli sugli interventi e sull’immobile. Per i saldi post-lavori, le fatture devono indicare il termine “saldo” e descrivere le lavorazioni eseguite. In caso di lavori extra-contratto, è utile specificarlo, anche se l’Agenzia delle Entrate non può entrare nel merito delle clausole contrattuali.