Occhi puntati sui ristori alle imprese danneggiate dalla pandemia: si tratta di circa 400 milioni, ma non sono ancora chiare le modalità di spesa di queste risorse.
Il governatore Musumeci vorrebbe personalizzare l’intervento per venire incontro alle esigenze delle singole categorie. L’idea è di coinvolgere quelle rimaste escluse o poco premiate dalle misure previste dai vari provvedimenti anti-crisi (come i ristoratori). Ma soprattutto si vogliono evitare nuovi contributi a pioggia e puntare su misure mirate e ed effettivamente proporzionate alle perdite.
Si pensa di puntare su una procedura su piattaforma informatica, magari delle Poste (che ha realizzato anche il form di prenotazioni al vaccino per gli over 80).
L’altra ipotesi, auspicata invece dalle associazioni di categorie, è di affidare i fondi stanziati ai Confidi, cioè i canali di garanzia del credito delle rispettive associazioni: Fidimed e ConfeserFidi, entrambi vigilati da Banca d’Italia.
“I due Confidi – hanno scritto le associazioni di categoria – si rendono disponibili a gestire un budget assegnato dalla Regione e finalizzato alla più rapida, efficiente ed efficace erogazione degli aiuti alle imprese in difficoltà, tramite le proprie strutture tecniche di valutazione e le proprie reti di sportelli e professionisti diffuse capillarmente sull’intero territorio dell’Isola”.
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