Risolto Giallo Cadavere SS 624. Disoccupato ha nascosto zia morta per incassare pensione

Due anni fa a febbraio il ritrovamento sulla statale 624 Palermo-Sciacca, nei pressi di San Cipirello di un cadavere fatto a pezzi, un giallo sul quale hanno indagato i Carabinieri della Compagnia di Partinico e che è stato risolto grazie alla testimonianza di una donna, l’ex moglie del nipote della…

di redazione

Due anni fa a febbraio il ritrovamento sulla statale 624 Palermo-Sciacca, nei pressi di San Cipirello di un cadavere fatto a pezzi, un giallo sul quale hanno indagato i Carabinieri della Compagnia di Partinico e che è stato risolto grazie alla testimonianza di una donna, l’ex moglie del nipote della vittima, che si chiamava Alfia Gaita, aveva 90 anni, viveva nei pressi del palazzo di giustizia di Palermo e percepiva al mese una pensione di 1.400 euro, soldi che puntualmente sono stati riscossi dal nipote F.A. 46 anni, nonostante la zia fosse morta. A scoprire i suoi resti l’11 febbraio del 2010 erano stati due operai dell’Anas. Un ritrovamento macabro e misterioso, sul quale ha indagato anche il reparto dei carabinieri dei RIS e un pool di magistrati. La testimonianza a sorpresa è arrivata il 13 aprile 2011, consentendo alla Procura la svolta nelle indagini. Dunque l’ex moglie del nipote della vittima ha raccontato i Carabinieri i suoi sospetti su F.A. Ipotizzando che il cadavere ritrovato sulla 624 potesse essere proprio dell’anziana zia. I militari hanno allora messo sotto torchio l’uomo che avrebbe confessato agli investigatori: ‘l’ho chiusa in tre sacchi e l’ho lasciata sul ciglio della statale. La zia era già morta e non l’ho fatta a pezzi, giuro’. Ma l’autopsia ha rilevato che il corpo della vittima è stato ‘sezionato in orizzontale con un mezzo dotato di ampia lama e con marcata forza, forse un’accetta’. Insomma un altro mistero da risolvere. F.A . è finito sotto inchiesta per di truffa -circa 34 mila euro all’Inps-, occultamento, distruzione di cadavere e adesso rischia anche l’accusa per omicidio.