Riserva dello Zingaro, dopo le fiamme si contano i danni
Sono stati impiegati tre Canadair per spegnere il vasto incendio che ha distrutto interi ettari della Riserva naturale dello Zingaro, in provincia di Trapani. Vigili del fuoco, forestali e volontari sono riusciti a domare anche l’incendio che ha interessato la zona tra Castellammare del Golfo, Custonaci e San Vito Lo Capo.
La conta dei danni
Le fiamme hanno ridotto in cenere tutto il versante Sud, ovvero la zona più alta dell’area protetta. Adesso parte la conta dei danni, come ha sottolineato il sindaco di Castellammare del Golfo, Nicolò Coppola: “Sono in corso sopralluoghi per valutare gli ettari attraversati dalle fiamme”.
Il sindaco Coppola ha effettuato di persona, insieme all’assessore regionale all’Agricoltura, Antonello Cracolici, un giro di ricognizione sui luoghi devastati dall’incendio: “Ci sono strutture ricettive, villette e stalle lambite dal fuoco; anche in questo caso è in corso l’inventario dei danni”.
Le immagini dell’incendio nelle foto di Cracolici
Ed è proprio l’assessore Cracolici a pubblicare sui social una serie di foto che mostrano i luoghi dell’incedio, commentando così: “Con i miei occhi ho visto gli effetti devastanti del fuoco che ha cancellato la vegetazione per oltre 3000 ettari tra Castellammare del Golfo, Custonaci e San Vito Lo Capo. Ai tanti sapientoni che commentano senza sapere di cosa parlano, rispondo con alcune immagini”.
“Il fuoco, alimentato dal vento, – prosegue Cracolici – non si ferma neanche davanti alle strade figurarsi se viene arrestato dai viali parafuoco. Tuttavia allo Zingaro sono state completate tutte le opere di prevenzione compresi i viali parafuoco. Ma ciò non ha impedito che il fuoco entrasse nell’area della riserva. La rabbia degli uomini, a cui va il ringraziamento di tutti noi e che da 24 ore ininterrottamente supportano i canadair nelle operazioni di spegnimento e nelle attività a terra, è quella che il fuoco sia entrato nella riserva pur essendo stato innescato da zone lontane, ma il vento ha favorito la sua forza di distruzione”.