Rischio chiusura tranvia Messina per il Piano riequilibrio del Comune

Rischio chiusura tranvia Messina. Nella tarda serata lunedi 15 ottobre, dopo oltre 12 ore di seduta, il Consiglio Comunale di Messina ha votato favorevolmente il “Salva Messina”, il Piano di riequilibrio varato dal sindaco, Cateno De Luca,

che per i prossimi due mesi porterà l’Amministrazione a rimodulare le future risorse pubbliche e una diversa gestione delle aziende partecipate, tra queste l’Azienda Trasporti Messina.

Il Piano ha scongiurato, tra le altre cose le paventate e annunciate dimissioni del primo cittadino delle città dello Stretto.

Rischio chiusura tranvia Messina: azioni per mettere a posto i bilanci dell’amministrazione

Questo documento è la sintesi di quelle azioni che prossimamente saranno trasformate in provvedimenti amministrativi per riportare i bilanci dell’amministrazione, cosi delle partecipate, a rispettare le norme contabili e economico finanziarie. Tra gli obietti del provvedimento per l’Azienda Trasporti Messina sono previsti minori trasferimenti e la trasformazione in società di capitale pubblico.

Non entrando nel merito delle altre questioni che riguardano il documento, invitiamo il sindaco di Messina, cosi tutti i Consiglieri, a porre grande attenzione alle future risorse per il trasporto pubblico in città, un servizio essenziale, con particolare riferimento alla tranvia. Come abbiamo già fatto sapere al sindaco in una nota inviata il 06/10/2018, documento inoltrato anche al presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci, l’Associazione Ferrovie Siciliane è assolutamente contraria alla limitazione, così come alla dismissione, della tranvia.

Ancora una volta ribadiamo che la tranvia di Messina deve essere potenziata mettendo a sistema i diversi vettori fra loro (tram, autobus, treno, nave, aliscafo, taxi), realizzando finalmente una piena
intermodalità che valorizzi il trasporto pubblico a scapito di quello privato.

In tal modo, non si otterrebbero soltanto importanti risultati in termini dibilancio economico ed efficienza, ma anche e soprattutto in termini di ecosostenibilità: una risorsa del tutto ignorata nel Piano di razionalizzazione approvato il 26/09/2018 dall’Amministrazione Comunale e dell’ATM.