Domani ripartono in presenza anche le scuole superiori in Sicilia, dopo quattro mesi di didattica a distanza, rientrerà in classe il 50% degli alunni: per 120mila studenti siciliani suonerà di nuovo la campanella.
C’è chi è felice di tornare in classe e chi no, ci sono giovani preoccupati ancora dei tanti contagi, come quelli che aderiscono alla Rete degli studenti medi Sicilia, che da giorni chiedono garanzie sulla sicurezza in vista del rientro in presenza con una serie di manifestazioni.
Loro hanno deciso di continuare a collegarsi da casa seguendo le lezioni a distanza.
Tra loro vi sono studenti del liceo classico Umberto I, di scienze umane Regina Margherita, dello scientifico Benedetto Croce. Ed è proprio dal Croce che parte una protesta che vuole coinvolgere anche altre scuole della città e che viaggia parallela a quella della Rete degli studenti. Da dopodomani niente lezioni in presenza, ma solo Dad, sit in e altre mobilitazioni. Ieri ne hanno discusso al Consiglio di istituto.
Ieri pomeriggio intanto, in piazza Verdi a Palermo, si è tenuta una manifestazione organizzata dalla Rete degli studenti Medi il primo di una lunga serie di sit in in tutta l’Isola. Lo slogan “Ritornare? Si, ma come?”
Sul fronte dei trasporti, ancora insufficienti, la Regione assicura che da domani ci saranno almeno 150 corse in più, il 25 per cento del maxi-piano che a regime prevederà in totale 600 corse aggiuntive.
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