La presidente di Confcommercio, Patrizia Di Dio, attraverso una lettera inviata a Inarcassa, proprietaria dell’immobile, e Fabrica Immobiliare Sgr, apre al confronto e al dialogo sulla vicenda che riguarda la vertenza “Rinascente”: una situazione che rischia di lasciare senza lavoro centinaia di dipendenti.
“Chi deve perseguire l’obiettivo della redditività dell’immobile – afferma la Di Dio – non può prescindere da principi di razionalità e convenienza: la cifra richiesta per l’affitto deve essere parametrata al “mercato” di Palermo e al particolare contesto storico di una emergenza senza precedenti e va anche considerata la solvibilità e il prestigio dell’inquilino”.
“Mi auguro – continua – che la proprietà giunga a scelte di buon senso nella consapevolezza che correrebbe il serio rischio di non trovare inquilini disposti a spendere cifre fuori mercato, considerati anche i vincoli autorizzativi presenti sull’immobile e i drammatici scenari futuri”.
“Bisogna scongiurare la chiusura di una realtà commerciale – prosegue la Di Dio – che fino ad oggi è stata baluardo del centro storico di Palermo e in particolare di via Roma che sta diventando sempre più un cimitero di vetrine a cielo aperto. Più che di “parti contrapposte” preferirei parlare di “interesse comune delle parti in causa” e interesse collettivo della città”.
“La disponibilità pubblicamente manifestata dai dipendenti di Rinascente a ridursi lo stipendio per favorire l’intesa è la rappresentazione più drammatica dell’emergenza lavoro che da tempo attanaglia questa città, le istituzioni devono farsi parte attiva per attenuare le conseguenze economiche e sociali di una simile emergenza”. Ha concluso.
Anche il sindaco Orlando e l’assessora Giovanna Marano sono intervenuti sulla questione rinnovo, auspicando una conclusione della vicenda che non metta a repentaglio i posti di lavoro e il prestigio del centro storico di Palermo: “Grazie al nuovo incontro promosso dal Governo nazionale per mercoledì 28 ottobre su richiesta anche del Comune e delle organizzazioni sindacali, sulla vertenza Rinascente, si potrà ancora ricercare una soluzione utile a consentire all’azienda di permanere sul territorio palermitano, salvaguardando l’occupazione del centinaio di famiglie coinvolte e la qualificazione di un importante zona del centro storico”.
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