Modulo confermato, Izco in campo Montella conferma il modulo visto a Novara, quel 3-5-2 che ha permesso alla squadra di esprimersi al meglio; ritorna in campo e fa il suo esordio quest’anno dopo un lungo infortunio Mariano Izco, l’argentino si piazza a destra come esterno di centrocampo, opposto a lui prende posto Marchese (Capuano è costretto al forfait all’ultimo istante), i tre centrocampisti centrali sono Almiron Lodi e Ricchiuti, in avanti Gomez e Bergessio. In difesa recuperano Spolli e Legrottaglie, completa il trio Bellusci, in porta Andujar. L’Inter di Ranieri, oggi squalificato, si presenta invece con un classico 4-4-2, in porta l’ex Castellazzi, in difesa Maicon Lucio Samuel e Nagatomo, a centrocampo Stankovic Muntari Cambiasso e Zanetti, in avanti Pazzini e Milito.La solita coppia L’incessante pioggia che dalla notte scorsa si sta abbattendo sulla citta etnea rende il campo pesante nonostante i teloni che hanno protetto il terreno fino ad un’ora prima dell’incontro. Al fischio d’inizio il Catania sembra voler aggredire gli avversari, nel giro di un paio di minuti i rossazzurri conquistano due punizioni pericolose con conseguente mucchio in area e un angolo che chiude nella propria area i nerazzurri. Al primo affondo dell’Inter pero la squadra di Ranieri passa, al 5° Maicon combina a destra con Zanetti e poi scodella in mezzo un pallone morbido sul quale Cambiasso tutto solo colpisce al volo di sinistro, il tiro incrociato sul secondo palo non lascia scampo ad Andujar che prova comunque a lanciarsi in tuffo. L’asse Maicon Cambiasso dopo i due gol dello scorso anno fa ancora male al Massimino. Il Catania sembra colpito da questo gol a freddo e fatica a reagire veemente, l’Inter di contro una volta passata in vantaggio si chiude dietro con ben 8 uomini, doppia linea difensiva che gioca stretta; i rossazzurri gioco forza non trovano spazi, ci prova Gomez con qualche serpentina ma la momento di servire il compagno per la stoccata sotto porta c’è sembra un avversario pronto a chiudere. Il gioco ristagna spesso sulla trequarti rossazzurra, tanti passaggi, spesso orizzontali, rallentano oltremodo la manovra che non decolla; al 32° Izco ruba un buon pallone a centrocampo e si invola verso l’area avversaria, serve sulla corsa Gomez che al momento di concludere da buona posizione non ha un felice impatto con la sfera, la conclusione diventa addirittura un assist per lo stesso Izco che aveva continuato la sua corsa verso Castellazzi: l’estremo difensore nerazzurro sventa il pericolo in presa alta. La partita non è bella e stancamente si trascina fino alla fine del primo tempo, prima dell’intervallo Spolli rimedia un giallo per intervento falloso su Milito a centrocampo.Cambia tutto nella ripresa Tutto quello che non si era visto nel primo tempo avviene nei primi minuti della ripresa, il Catania nel giro di 5 minuti ribalta completamente la situazione: al 47° Bergessio parte in contropiede e arrivato al limite dell’area scarica sulla sinistra per l’accorrente Almiron, destro a giro morbidissimo di prima intenzione e gol fantastico, primo in rossazzurro per l’argentino, 1-1! Tre minuti dopo con l’Inter completamente nel pallone Ricchiuti lancia in profondità ancora Bergessio, l’attaccante riesce con la punta del piede ad anticipare Castellazzi che lo atterra, rigore: sul dischetto si presenta Lodi che come un cecchino infallibile non sbaglia, 2-1! Risultato e partita completamente stravolta, il Catania adesso ha il vantaggio dalla sua parte e l’umore alle stelle. Ranieri ha bisogno di cambiare volto alla sua squadra e opera un doppio cambio, dentro Alvarez e Zarate per Stankovic e Milito. Le mosse però non sortiscono effetti, l’Inter vacilla e rischia di tracollare, per il Catania ci prova ancora Gomez al 60°, sinistro a fil di palo e deviazione di Castellazzi in angolo, al 74° Delvecchio smarcato in area tutto solo prova il destro e Castellazzi si salva ancora, stavolta di piede. La partita è in mano ai rossazzurri anche perchè l’Inter non riesce ma a rendersi pericolosa, le azioni degli avversari si infrangono tutte sul muro rossazzurro elevato poco fuori area. Montella non si accontenta e giustamente cerca forze fresche in panchina, dentro Lopez per un applauditissimo Bergessio, e successivamente Delvecchio per Ricchiuti. La partita potrebbe continuare per ore ma l’unica squadra che da sempre l’impressione di sfiorare il gol è il Catania; l’Inter non ha reazione, non riesce nemmeno a fare un tiro nello specchio della porta, i rosasazzurri invece con veloci ripartenze a più riprese si presentano davanti a Castellazzi. L’occasione più clamorosa è per Catellani, subentrato a Gomez nel finale, che all’81 viene lanciato tutto solo contro Castellazzi, il sinistro debole dell’attaccante viene però deviato in angolo dal portiere nerazzurro. Finisce in gloria, una vittoria meravigliosa e meritata, tre punti importantissimi conquistati contro una grande del nostro campionato. Bravi tutti, bravissimo Montella che nell’intervallo è riuscito a cambiare volto ad una squadra che nel primo tempo sembrava essersi smarrita. Sabato prossimo si va a Firenze ma la sensazione è che quest’anno ad ogni partita ci sarà da divertirsi.di Orazio CutronaIl Catania tornerà ad allenarsi lunedi mattina a Torre del Grifo.
(calciocatania.it)
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