Rimborso straordinario Agenzia delle Entrate | La mail sta arrivando praticamente a mezza Italia: se è fatta così, è una truffa
Questa è una truffa, l’Agenzia delle Entrate non c’entra niente: occhi aperti
Siamo nell’epoca delle comunicazioni facili e veloci, delle e-mail e dei Whatsapp, delle chiamate e delle videochiamate e, solo al pensiero di dover vivere anche solo per qualche ora senza smartphone, ci fa mancare l’aria tanto siamo abituati alla velocità di questi sistemi, così comodi ma dall’altro lato così pericolosi. Così come hanno tanti vantaggi, infatti, dall’altro lato possono essere adoperati in malo modo non solo da chi non li sa padroneggiare bene, ma anche da chi vuole sfruttarli per ingannare la gente.
Le truffe, purtroppo, sono all’ordine del giorno e queste oggi come oggi avvengono soprattutto online. Le e-mail, i messaggi Whatsapp e tutto ciò che rientra all’interno della comunicazione tecnologica consentono infatti di celare la propria reale identità e di fingersi qualcun altro: ecco l’ultima fregatura, che sta mietendo troppe vittime.
Agenzia delle Entrate, occhio a questa comunicazione
Soprattutto i più adulti, che non sono nativi digitali ma che hanno imparato ad usare questi strumenti così comodi e così pericolosi quando erano già grandi e formati, spesso fanno fatica ad identificare i pericoli che si celano dietro alle comunicazioni online. Se i più giovani sono più furbi ed hanno una maggiore capacità di intercettare le fregature, i più grandi invece possono cadere in queste trappole con più facilità. Una delle truffe più recenti riguarda un’e-mail falsamente inviata dall’Agenzia delle Entrate che esorta la vittima a compilare e reinviare un modulo allegato per ricevere un promesso rimborso.
Sebbene qualcuno ha la furbizia di fare un colpo di telefono a un ufficio dell’Agenzia delle Entrate per capire se sussista davvero questo rimborso, dall’altro lato c’è chi ci casca in pieno: ecco cosa si rischia se si risponde a quell’e-mail.
Non inviare quel modulo!
I truffatori, adoperando questo aggancio del rimborso, invogliano la vittima designata ad inserire tutti i propri dati personali ed altre informazioni così che poi siano in loro possesso per portare avanzi azioni fraudolente. Per identificare la e-mail truffa è utile osservare l’indirizzo e-mail, che in questi casi è sempre estraneo all’Agenzia delle Entrate, e come oggetto ha spesso “Rimborso straordinario”. Frequentemente, inoltre, c’è un allegato in pdf e nel corpo dell’e-mail c’è riferimento ad un fantomatico rimborso, il cui importo è casuale e variabile.