Rimandata la discussione all’Ars sulla riforma delle province, non c’è accordo
Fumata nera per la tanto strombazzata riforma delle province. Dopo un lungo pomeriggio di interventi in aula all’ Ars di deputati dell’opposizione contro la riforma, alcuni dei quali come quello di Vincenzo Figuccia ha definito incostituzionali i liberi consorzi. Alla fine degli interventi in presidente di turno Pogliese ha sospeso l’aula per convocare una riunione dei capigruppo. Alla fine della seduta il deputato all’Ars Nello Musumeci all’uscita della ha dichiarato che: “L’unico dato certo è che la maggioranza non ha le idee chiare sulla riforma delle province. Oggi in aula nessun parlamentare è intervenuto per preannunciare un voto favorevole. Noi dell’opposizione di centrodestra possiamo trattare finché si vuole ma su alcuni punti non si può tornare indietro. Noi vogliamo comunque l’elezione diretta dei membri della provincia o come la si vorrà chiamare, i cittadini non possono essere espropriati del diritto al voto. Le province sono nove e nove devono essere i liberi consorzi. Infine è necessario alleggerire le competenze della regione e darne parte agli enti intermedi che si possono chiamare liberi consorzi di comuni”.
Entro domani si potranno presentare i subemendamenti e nel pomeriggio riprenderà il dibattito in aula.