Il boss Totò Riina morirà in carcere e continuerà ad essere detenuto al 41 bis, nel reparto riservato ai carcerati dell’ospedale di Parma.
Il Tribunale di Sorveglianza di Bologna, infatti, ha rigettato la richiesta di differimento pena o di detenzione domiciliare presentata dal legale del boss mafioso, Luca Cianferoni, lo scorso 7 luglio. Il Tribunale, infatti, fa sapere che in Ospedale riceve tutte le cure sanitarie e psicologiche necessarie e che viene assistito giornalmente da un fisioterapista; usufruisce, inoltre, anche di un importante intervento assistenziale finalizzato al mantenimento della residua funzionalità muscolare.
E’ il secondo rigetto che il boss riceve dal Tribunale di Sorveglianza di Bologna, che già una volta si era espresso sulla perfetta compatibilità tra la detenzione di Riina e la sua assistenza sanitaria.
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