Rifiuti, UGL: “Basta chiacchiere, il Governo regionale attui la legge”
PALERMO – “Ancora una volta nel settore dei rifiuti il Governatore Crocetta decide di non decidere ed ecco il caos in Sicilia. Eppure rischiando di passare per ripetitivi, l’avevamo già più volte detto, anche se ovviamente non cambia lo stato delle cose. Purtroppo ormai siamo abituati all’inadeguatezza del governo regionale e di quella parte della classe politica che lo ha sostenuto contribuendo ad etichettare questa legislatura, ormai alla fine, come fallimentare e mediocre”.
Ad affermarlo Giuseppe Messina, Responsabile regionale dell’Ugl e Alessandro Franchina, Reggente della Federazione Igiene Ambientale di Palermo e Trapani commentando i risultati raggiunti in oltre quattro anni dall’esecutivo regionale che ha dato tempistiche e modalità operative che hanno solo avuto l’effetto di aumentare la confusione e tamponare le continue emergenze.
“Altra promessa disattesa dal sapore preelettorale – aggiungono i due sindacalisti – è la mancata nomina dei super-commissari che dovevano insediarsi ed esautorare il presidente ed il collegio dei soci delle Srr (società di regolamentazione rifiuti) per dare piena attuazione, finalmente, alla legge regionale n.9 del 2010 perché l’ordinanza dello scorso 2 febbraio dettava una tempistica perentoria che dava il 15 febbraio come data ultima per il transito di tutto il personale Ato rifiuti alle Srr. Ed invece ci troviamo ancora ad oggi con un nulla di fatto che vuol dire mortificazione degli oltre 3 mila lavoratori delle ex Ato poste in liquidazione, che oltre a non percepire stipendi con regolarità, con svariati mesi di arretrato, non possono accedere al microcredito”.
“Tutta questa incertezza – sostengono Messina e Franchina – provoca caos nell’Isola come il caso della Srr di Enna dove si vorrebbe dare attuazione ed avviare il sistema come già avvenuto nella Srr Trapani Provincia Sud, od ancora quello che avviene nella provincia di Palermo dove solamente la Srr Palermo Provincia Est è al nastro di partenza, le altre due sono ferme al palo e si susseguono soltanto false promesse ed accordi disattesi che lasciano in un limbo i 275 lavoratori licenziati a seguito del fallimento dell’Ato Pa 2 Alto Belice Ambiente ed i 180 licenziati ex Coinres”.
“Alla luce di tutto ciò, ovviamente, non resterebbe che tornare a chiedere le immediate dimissioni del Presidente Crocetta e dell’Assessore all’energia – concludono – ma per rispetto di tutti i lavoratori interessati chiediamo, invece, l’immediata attuazione della legge con o senza commissari perché quando si vuole le cose si fanno, ma soprattutto non c’è bisogno dell’approssimarsi delle elezioni per destarsi da un lungo letargo che avrebbe l’amaro sapore della beffa”.