Rifiuti, Sicilia al collasso: da settembre le discariche saranno piene
Rifiuti, Sicilia al collasso: da settembre le discariche saranno piene. Si è svolta ieri la conferenza stampa del presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci, che ha incontrato all’Ars i giornalisti per discutere dell’emergenza rifiuti, che riguarda tutta la Sicilia. Una crisi, resa ancor più difficile, dalle dimissioni di Vincenzo Figuccia, dopo pochi giorni dall’insediamento.
Il governatore ha annunciato che oggi stesso chiederà a Gentiloni poteri speciali per poter affrontare la crisi della discarica di Bellolampo e dei Comuni che conferiscono nel sito palermitano, anche se il problema è molto più vasto e riguarda tutta la Regione.
Rifiuti, Sicilia al collasso: solo due milioni di metri cubi disponili
«Tutte le discariche in Sicilia sono prossime al collasso – ha dichiarato Musumeci -. Abbiamo due milioni di metri cubi da conferire prima che non ci sia più posto. Al giorno in Sicilia vengono portati in discarica 5 mila tonnellate di rifiuti. Se nulla dovesse cambiare a settembre non avremmo più dove metterli».
E in merito alla raccolta differenziata, attestata al 22%, il presidente della Regione ha affermato che i dati del 2015 “non erano veri”, in quanto la percentuale era più bassa.
Per il governatore la competenza sui rifiuti deve andare alle ex Province, ora enti d’area vasta. Occorre “un piano dei rifiuti, potenziare la differenziata, trovare soluzioni per il debito degli Ato e incentivi alle imprese che usano materiali riciclati: questo si può fare con poteri ordinari; ho trovato un dipartimento spopolato”.
Rifiuti, Sicilia al collasso: la soluzione negli impianti di compostaggio
Parole che secondo Giampiero Trizzino, deputato cinquestelle, suonano come un “deja vù”. «’Stato di emergenza’ gridava Crocetta cinque anni fa, ‘stato di emergenza’ grida adesso Musumeci. ‘Colpiremo i Comuni che non differenziano’ minacciava Crocetta, ‘colpiremo i Comuni che non differenziano’, minaccia oggi Musumeci».
«La strada per la risoluzione del problema dei rifiuti – aggiunge Trizzino – è tracciata: aprire gli impianti di compostaggio, molti dei quali pronti ad essere messi in esercizio, e attuare una politica di incentivi per chi investe nelle piattaforme di recupero. Le discariche devono diventare un ricordo”.