La questione rifiuti tiene ancora banco all’Ars dove ieri la commissione ambiente presieduta da Giusi Savarino ha dato parere favorevole al piano che adesso dovrà passare dal Cga prima di essere adottato dalla giunta.
Nel piano il ricorso alle discariche resta l’ultima delle opzioni disponibili mentre vengono favorite tutte le pratiche per il riutilizzo e il recupero dei rifiuti puntando sulla differenziata che è la priorità, perché garantisce degli introiti ai Comuni e riduce la parte finale da smaltire.
Intanto sempre ieri è stata selezionata la commissione ispettiva per verificare la legittimità degli atti amministrativi per le autorizzazioni degli impianti di smaltimento rifiuti in Sicilia.
Sul fronte della raccolta a Palermo, il momento critico sembra superato, ma i timori per l’immediato futuro restano. La Rap ha anche comunicato l’avvio del passaggio/assunzione dei 94 dipendenti della Reset che andranno a rimpinguare la carenza di personale in forza all’azienda.
ll presidente Giuseppe Norata ha dichiarato di avere portato ieri in CDA un atto di indirizzo volto a dare prosecuzione all’iter di mobilità interaziendale.
Tuttavia, informa Norata, che vista l’importanza fondamentale della decisione sul punto, è necessaria la piena condivisione anche con gli organi che per statuto e per legge sono deputati al controllo di legalità sull’attività aziendale.
“Sono speranzoso – prosegue Norata – che tale condivisione possa essere raggiunta nel più breve tempo possibile per dare concreta attuazione alle direttive del Sindaco volte ad implementare il personale Rap, con l’obiettivo di migliorare i servizi e in particolare di potenziare la raccolta differenziata e lo spazzamento”.
Le rappresentanze aziendali avevano lanciato allarmi sulla sostenibilità dell’operazione. Sotto questo profilo Norata rassicura: “Le risorse si recuperano sia per effetto dei pensionamenti non coperti dal turn over, sia dal minore impegno di la- voro straordinario”.
La lista da cui la Rap attingerà per rimpinguare i suoi ranghi è un vecchio elenco da cui già una prima volta erano stati prelevati 30 nominativi. Ora si tratta di verificare se questi ancora in lista mantengono i requisiti di idoneità fisica. L’azienda teme di dover incardinare operai in età avanzata e dunque inadatti al settore in cui dovrebbero prestare servizio.
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