Rifiuti: i cittadini di Cinisi e Terrasini scendono in piazza

Domenica 13 gennaio, alle 10:30, nel Corso Umberto I di Cinisi, in provincia di Palermo, si radunera’ un corteo che partira’ mezz’ora dopo e arrivera’ a piazza Vittorio Emanuele Orlando intorno alle 13:30.

di redazione

Palermo, 10 Gen. – Domenica 13 gennaio, alle 10:30, nel Corso Umberto I di Cinisi, in provincia di Palermo, si radunerà un corteo che partirà mezz’ora dopo e arriverà a piazza Vittorio Emanuele Orlando intorno alle 13:30.

E’ questa la forma di protesta scelta da un gruppo di cittadini di Cinisi e Terrasini, che hanno costituito “Ripuliamo Cinisi e Terrasini“, un Comitato Civico libero, volontario, apartitico e senza scopo di lucro, con un solo obiettivo: ridare dignità al territorio.

“Ripuliamo Cinisi e Terrasini“, costituito da donne e giovani professionisti, dopo questi ultimi terribili giorni, ha deciso adesso di indire una manifestazione di protesta contro la vergognosa situazione dei rifiuti in cui versano i due paesi e l’intera Provincia di Palermo.

Da due anni Cinisi e Terrasini si trovano in una condizione disastrosa. L’Ato 1, società carrozzone, in liquidazione da almeno un anno, non riesce a raccogliere le tonnellate di rifiuti presenti nei 12 paesi che ne fanno parte.

I Comuni sono morosi nei riguardi della stessa società d’ambito che, a sua volta, ha debiti nei riguardi della discarica dove conferisce. Il tutto nonostante siano regolarmente pagate (dai tanti “cittadini doverosi”) le salate bollette della Tarsu. Ne soffre l’economia del territorio, fortemente in recessione. Le attività chiudono, i turisti non vengono più (pagano pure la tassa di soggiorno), e non solo a causa della crisi.

La Regione Sicilia è intervenuta, finora, solamente ripianando i debiti e finanziando l’acquisto di mezzi. I Comuni, oltre ad aumentare le tasse, non hanno agito in maniera decisa, chiara e lungimirante, non hanno diffuso comportamenti virtuosi, come quello della raccolta differenziata, e si sono comportati quasi da vittime, rendendosi complici di questo sistema fallimentare.