Rifiuti: discariche stracolme, Sicilia al collasso
La Sicilia è al collasso: l’emergenza rifiuti è “drammatica”.
E’ questo l’aggettivo usato dal capo dell’ufficio del dipartito rifiuti Domenico Armenio che ha inviato una lettera a Palazzo D’Orleans per chiedere un intervento urgente.
Si ipotizza una autorizzazione regionale, con un provvedimento emesso dalla prefettura di Catania, per ottenere un aumento della capienza della discarica catanese della “Sicula trasporti”: 100 mila metri cubi in più che permetteranno di smaltire l’immondizia prodotta nell’Isola solo fino ai primi giorni di maggio.
Ma anche tale proposta è soltanto una presa di tempo per affrontare il problema nell’immediato: infatti in attesa che si completino le opere finora solo appaltate, l’alternativa per la Regione sarà solamente l’invio dei rifiuti fuori dalla Sicilia. Una ipotesi già vagliata che risulta assai dispendiosa per la Regione, sia che il trasporto avvenga in treno che in nave, il prezzo si aggirerebbe intorno ai 150/160 euro a tonnellate, a fronte di 100 euro pagati oggi per il conferimento della spazzatura nelle discariche dell’Isola.
L’inerzia sui rifiuti è uno dei tanti fallimenti addebitabili ai governi Crocetta che non hanno mai preso in considerazione soluzioni alternative al conferimento nelle discariche private, molte delle quali gestite dagli amici di Confindustria Sicilia, cooptati nella gestione del governo attraverso l’assessorato alle Attività produttive. Addirittura un simbolo dell’antimafia, l’ex assessore magistrato Nicolò Marino era stato fatto fuori da crocetta, dopo essere entrato in rotta di collisione con i gestori delle discariche.