“Non siamo contrari alla riconversione degli impianti Enel dismessi nell’area industriale di Termini Imerese, ma vigileremo affinché il percorso prospettato dall’azienda rispetti le norme in materia ambientale e di sicurezza. Intanto chiediamo un incontro urgente con i vertici dell’Irsap”. A dichiararlo è il componente della commissione Ambiente all’Ars Giampiero Trizzino a margine dell’incontro sul progetto di dismissione dei serbatoi e del pontile prospiciente l’area T-41 della zona industriale di Termini Imerese cui erano presenti tra gli altri, i portavoce M5S al Consiglio comunale del comune del Palermitano Manuela Sinatra e Luca Salemi, i rappresentanti di Enel S.p.a. ed i referenti del progetto “Futur-e”. “Dall’incontro – spiega Giampiero Trizzino – è emerso che, a detta dei rappresentanti di Enel S.p.A., la Società abbia intrapreso un percorso di riqualificazione, che prevederebbe, nella prima fase, lo stoccaggio di idrocarburi all’interno dei serbatoi già esistenti per una capacità di 90mila metri cubi ed una seconda fase di additivazione per la produzione di biodisel da parte di un’azienda privata siciliana, selezionata proprio da Enel. Per ciò che concerne il pontile, lo stesso dovrebbe essere utilizzato per trasporto e distribuzione con un ben più massiccio movimento di navi cisterna proprio dalla costa termitana, anche questo è un aspetto non secondario da valutare con attenzione” conclude Trizzino.
“A seguito dell’incontro – dice la consigliera Manuela Sinatra – rimango colpita dal cambio di indirizzo che Enel ha fatto rispetto alle prospettive palesate precedentemente per bocca dei suoi rappresentanti, i quali avevano parlato di esempi di riconversione sostenibile e virtuosa esponendo modelli di centrali trasformate in poli universitari, centri di ricerca e sedi espositive museali. Oggi invece per Termini Imerese si parla di cedere le cisterne, che prima contenevano acqua di mare, ed il pontile, ad un’azienda esterna che li userebbe, per lo stoccaggio di circa 90 mila tonnellate di idrocarburi da destinare successivamente alla trasformazione e produzione di biodisel. A ciò si aggiunge un ulteriore impatto di traffico su ruote che verrà poi in pochi anni completato dallo scarico sul pontile da parti di navi cisterne. Considerando che si tratta di liquidi pericolosi ed infiammabili non credo sia davvero la migliore delle soluzioni possibili per un territorio che negli anni passati ha pagato con la salute dei propri cittadini”. Punta il dito sulle responsabilità dell’Istituto per lo sviluppo delle attività produttive Irsap il consigliere Luca Salemi. “Quella che potrebbe interessare la Centrale Enel di Termini Imerese – sottolinea Salemi – rappresenta l’ennesimo svilimento del potere decisionale dei cittadini al cospetto di un ente regionale, l’Irsap che rappresenta oramai un contenitore vuoto, ma che può decidere autonomamente cosa fare del nostro territorio, senza consultare le Istituzioni locali. È ormai chiaro che la prossima amministrazione dovrà seriamente riconsiderare i rapporti con l’Istituto – conclude – insieme al prossimo governo regionale”.
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