Riciclaggio denaro: arrestato Lapis giudice del Tar Lazio e funzionario Regione

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di redazione

Trentaquattro arresti tra cui il famoso tributarista Gianni Lapis, un magistrato del Tar del Lazio, Franco Angelo Maria De Bernardi, e un funzionario della Regione siciliana, Leonardo Di Giovanna. L’accusa per loro e’ associazione per delinquere finalizzata al riciclaggio e abusiva attività finanziaria.

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Palermo, 16 mag – Trentaquattro arresti tra cui il famoso tributarista Gianni Lapis, un magistrato del Tar del Lazio, Franco Angelo Maria De Bernardi, e un funzionario della Regione siciliana, Leonardo Di Giovanna. L’accusa per loro è associazione per delinquere finalizzata al riciclaggio e abusiva attività finanziaria. L’inchiesta è diretta dalla procura di Palermo, arresti e perquisizioni sono state eseguite dalla Guardia di Finanza.
Tra gli arrestati anche avvocati, commercialisti e appartenenti alle forze dell’ ordine. L’ organizzazione criminale – nella quale per mesi si è infiltrato un finanziere fondamentale per acquisire tutte le prove – operava in tutta Italia e anche all’ estero. Era dedita a violazioni valutarie in titoli, valori e strumenti di pagamento, ed inoltre a illecite movimentazioni finanziarie e di capitali anche transnazionali.
I reati di cui dovranno rispondere sono non solo associazione per delinquere aggravata dalla transnazionalità, finalizzata al riciclaggio di ingenti quantitativi di denaro in divisa estera e al commercio dell’oro, attraverso l’esercizio abusivo della professione di intermediario finanziario con modalità tali da eludere il sistema della tracciabilità delle operazioni (aggirando il circuito bancario e consentendo di fatto l’immissione nei mercati di denaro contante), ma anche falsificazione, spendita e introduzione nello stato di monete falsificate, detenzione illegale di armi e munizionamento, truffa e violazioni alla disciplina del mercato dell’oro.

L’operazione è stata diretta dal procuratore aggiunto di Palermo Vittorio Teresi e dai sostituti procuratori Daniele Paci, Lia Sava e Dario Scaletta.

Uno degli arrestati, Gianni Lapis, è un nome ricorrente nelle cronache giudiziarie siciliane: Gianni Lapis, noto avvocato tributarista palermitano e docente universitario, in passato è stato accusato di essere prestanome dell’ex sindaco di Palermo, Vito Ciancimino, condannato per mafia.

 

Il Presidente della Regione siciliana Rosario Crocetta, ha comunicato che è già stato notifificato al funzionario regionale Leonardo Di Giovanna, il provvedimento di sospensione. inoltre, ha espresso “il proprio ringraziamento e il più vivo apprezzamento nei confronti della Magistratura palermitana e della Guardia di Finanza che ha sgominato una centrale di riciclaggio e ha arrestato 34 persone. Tra gli arrestati figura Leonardo Di Giovanna, dipendente del settore beni e servizi della Regione siciliana, che è stato già sospeso, ed è proprio su quest’ultimo arresto che
pongo la mia attenzione. L’arresto di Di Giovanna mostra il livello pericoloso di infiltrazioni che esistono all’interno della macchina burocratica regionale, la necessità di rafforzare le misure necessarie di controllo monitoraggio e
rotazione”. Il presidente ha annunciato che entro oggi verranno presi necessari provvedimenti cautelativi a difesa della Regione e della sua immagine, che il governo regionale si costituirà parte civile nell’eventuale procedimento penale a carico del dipendente e che attuerà sin da oggi provvedimenti adeguati. Il presidente annuncia inoltre che il settore beni e servizi del cerimoniale, sarà oggetto nei prossimi giorni di una rotazione molto ampia, quasi totale, a
tutela dell’immagine della Regione e degli stessi lavoratori.