Ricevi la NAspI e perdi la pensione: in questo caso la legge è chiarissima | Non puoi neanche lamentarti

Anziani
Anziani – fonte pexels – sicilianews24.it

Tutto quello che c’è da sapere sulla Nuova Assicurazione Sociale per l’Impiego (NASpI).

La Nuova Assicurazione Sociale per l’Impiego (NASpI) è una indennità mensile di disoccupazione, istituita dal decreto legislativo 4 marzo 2015, n. 22, che viene erogata su domanda dell’interessato.

La NASpI spetta ai lavoratori con rapporto di lavoro subordinato che hanno perduto involontariamente l’occupazione, compresi: apprendisti; soci lavoratori di cooperative con rapporto di lavoro subordinato con le medesime cooperative; personale artistico con rapporto di lavoro subordinato; dipendenti a tempo determinato delle pubbliche amministrazioni.

L’indennità di disoccupazione NASpI spetta a partire: dall’ottavo giorno successivo alla data di cessazione del rapporto di lavoro, se la domanda viene presentata entro l’ottavo giorno. Dal giorno successivo alla presentazione della domanda, se presentata dopo l’ottavo giorno successivo alla cessazione, ma entro i termini di legge; dall’ottavo giorno successivo al termine del periodo di maternità, malattia, infortunio sul lavoro/malattia professionale o preavviso, se la domanda viene presentata entro l’ottavo giorno. Dal giorno successivo alla presentazione della domanda, se presentata dopo l’ottavo giorno ma entro i termini di legge.

Inoltre, dal trentottesimo giorno successivo al licenziamento per giusta causa, se la domanda viene presentata entro il trentottesimo giorno. Dal giorno successivo alla presentazione della domanda, se presentata oltre il trentottesimo giorno successivo al licenziamento, ma entro i termini di legge.

La Quota 41

Per Quota 41, la finestra mobile di tre mesi parte non dalla conclusione della NASpI, ma dal momento in cui si matura il diritto alla pensione, ossia il raggiungimento dei 41 anni di contributi. Questo è un punto cruciale che spesso genera confusione tra i lavoratori.

La pensione Quota 41, dedicata ai lavoratori precoci, richiede almeno 41 anni di contributi, di cui 12 mesi accreditati prima del compimento dei 19 anni, oltre all’appartenenza a una delle categorie di aventi diritto: disoccupati involontari, caregiver, lavoratori con disabilità almeno al 74% o impegnati in mansioni gravose.

Pensionati
Pensionati – fonte pexels – sicilianews24.it

La domanda di pensione

Un aspetto importante è che la domanda di pensione può essere presentata solo dopo la fine della NASpI. Questo vincolo deve essere rispettato per poter accedere al trattamento previdenziale. Al raggiungimento di tutti i requisiti, si calcola la prima decorrenza utile della pensione.

Ad esempio, se la pensione è prevista per aprile 2025, significa che i 41 anni di contributi sono stati maturati a gennaio e la NASpI è terminata a febbraio. In questo caso, presentando la domanda a marzo, il pagamento della pensione inizierà dal mese di aprile.