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Ricerca: da Miur 526 mln euro per nuovi distretti alta tecnologia al Sud

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di redazione

Roma, 25 apr – Boccata d’aria per la ricerca della Campania, Calabria, Puglia e Sicilia: per le quattro regioni convergenza sono, infatti, in arrivo 915 milioni di euro da investire in distretti tecnologici e aggregazioni pubblico-private, da potenziare o da creare ex novo, 526 milioni sono per nuovi insediamenti. Il tutto grazie al decreto emanato dal Miur che approva le graduatorie relative alle proposte degli Studi di Fattibilita’ avanzati: sono state ammesse 42 domande e altre 151 sono state escluse. Due le azioni su cui si muove il dicastero guidato da Francesco Profumo: i ”Distretti tecnologici e relative reti” e i ”Laboratori pubblico-privati e relative reti” .L’impegno finanziario e’ coperto da risorse comunitarie e nazionali, dal Fondo Europeo di Sviluppo Regionale (Fesr) e dal Fondo di Rotazione (Fdr). Del totale di 915 milioni, 389 milioni di euro saranno destinati allo sviluppo/potenziamento di ”Distretti di Alta Tecnologia” e dei ”Laboratori Pubblico-Privati”, nella misura di 282 milioni per i primi e 107 milioni per i secondi, mentre i restanti 526 milioni di euro saranno dedicati alla creazione di nuovi distretti e/o aggregazioni. Quanto si parla di ”Distretti ad Alta Tecnologia” (Dat) ci si riferisce ad aggregazioni su base territoriale di imprese, universita’ ed istituzioni di ricerca guidate da uno specifico organo di governo, focalizzate su un numero definito e limitato di aree scientifico-tecnologiche strategiche , idonee a sviluppare e consolidare la competitivita’ dei territori di riferimento e raccordate con insediamenti di eccellenza esistenti in altre aree territoriali del paese. Per ”nuova Aggregazione Pubblico-Privata” si intende invece una aggregazione di nuova costituzione composta da soggetti pubblici e privati con medesimo obiettivi di ricerca e sviluppo. Per quanto riguarda le strutture ci si muove quindi in due modi: il potenziamento di quello che gia’ c’e’ e la creazione di nuove realta’. Sul fronte dello sviluppo e potenziamento di Distretti ad Alta Tecnologia e Laboratori Pubblico-Privati, l’intervento intende individuare i migliori modelli di aggregazione pubblico-privata esistenti nei territori della Convergenza, valorizzandoli e potenziandoli attraverso interventi di sostegno alle attivita’ di ricerca industriale e sviluppo sperimentale, accompagnate da attivita’ di formazione per la creazione di una massa critica di capitale umano con profilo scientifico-tecnologico ed attitudini imprenditoriali idonee a favorire i mutamenti tecnologici ed economici delle Regioni della Convergenza. Il costo di ogni singolo progetto, la cui durata non potra’ eccedere i 36 mesi, dovra’ essere superiore a 5 milioni di euro ed inferiore ai 25 milioni; mentre il costo sostenuto dal singolo soggetto proponente non puo’ superare i 10 milioni, in rapporto a ciascun progetto.

Per la creazione nuovi Distretti o nuove Aggregazioni Pubblico-Private, invece, il Miur si e’ rivolto a soggetti economici e scientifici invitandoli a presentare ”Studi di Fattibilita”’ ( di cui il decreto firmato dal ministero) volti alla definizione degli obiettivi, delle tematiche specifiche, degli aspetti istituzionali e organizzativi e delle linee di azione per la costituzione e relativa messa in rete nei settori ritenuti prioritari dagli Apq (Accordi di pogramma quadro), di nuovi Distretti ad Alta Tecnologia. A superare la prima ”fase” sono stati 42 progetti che ora sono ammessi (come si legge nell’articolo 2 del decreto ministeriale) alla successiva fase negoziale per la stipula di specifici accordi di programma tra il Miur e le amministrazioni regionali. Si tratta di 19 progetti in Campania (290 milioni di euro, 220 per la creazione di nuove realta’, 45 per il potenziamento di laboratori e 25 per il potenziamento di distretti; 13 in Calabria (160 milioni di euro, 136 per la creazione di nuove realta’, 12 per il potenziamento di laboratori e altri 12 per il potenziamento di distretti). Cinque domande sono arrivate e hanno avuto l’ok dalla Puglia (225 milioni, di cui 80 per nuovi distretti e aggregazioni, 135 per il potenziamento di distretti e 10 per quello dei laboratori). Infine, la Sicilia con 5 progetti e 240 milioni: 90 per la creazione di nuove realta’, 110 per potenziare i distretti e 40 per potenziare i laboratori.

Redazione

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