Da lunedì la Sicilia è in zona gialla, ma molti di ristoranti di Palermo non hanno ancora risolto il nodo della concessione del suolo pubblico.
Il 40% di ristoratori e proprietari di locali non ha i permessi per occupare il suolo pubblico e chi aveva già spazi all’aperto si ritrova magari con una concessione scaduta.
Centinaia di richieste in questi giorni al Suap, lo sportello dell’assessorato alle Attività economiche, ma l’assessore Cetti Martorana ha promesso che dalla prossima settimana chiederà una deroga al regolamento.
L’assessora alle Attività Economiche Cettina Martorana, e l’assessore ai Rapporti Funzionali con AMAT, Giusto Catania, hanno incontrato il presidente di A.M.A.T., Michele Cimino, per trovare una soluzione agli ostacoli di natura giuridica ed economica che sino ad oggi hanno ostacolato il rilascio delle concessioni di suolo pubblico per dehors negli spazi sottoposti a tariffazione della sosta assegnati alla municipalizzata.
Le parti, supportate dai rispettivi vertici amministrativi, hanno raggiunto un accordo sulla base del quale verrà quantificato in tempi brevi il ristoro ex art.26 del contratto di servizio stipulato tra il Comune di Palermo e l’Amat S.p.A. Nelle more della quantificazione, verrà adottata una soluzione temporanea, che prevede il pagamento di una somma soggetta ad eventuale conguaglio.
Al termine dell’incontro, Martorana e Catania, unitamente a Cimino, hanno espresso “compiacimento per la definizione positiva della questione trattata, confidando che la concessione del suolo pubblico per la collocazione di dehors possa essere uno strumento di rilancio per le attività economiche del settore della ristorazione e dei pubblici esercizi, provate dal permanere di provvedimenti che ne hanno limitato l’attività a causa delle note conseguenze derivanti della pandemia da Covid-19 ancora in corso”.
Intervengono le opposizioni: “Finalmente, dopo mesi di dibattito, un problema sollevato dalla Lega all’amministrazione comunale è stato risolto, almeno dal punto di vista amministrativo. Il Comune è riuscito a quantificare quanto, ogni mese, costerebbe la concessione di uno stallo sulle strisce blu: 150 euro al mese. Questo permetterà ai ristoratori di ottenere finalmente le concessioni che al momento sono totalmente bloccate. Il problema è però che tale somma al momento dovrebbero pagarla i ristoratori”.
Lo dichiara Igor Gelarda capogruppo della Lega a Palazzo delle Aquile insieme ad Alessandro Anello, commissario cittadino.
La media degli stalli richiesti sarà mediamente di tre o quattro, quindi ogni ristoratore si troverà costretto a pagare fino a 600 euro al mese. Tutto questo è inaccettabile, perché bisogna attivare immediatamente un percorso amministrativo per poter utilizzare i fondi nazionali e regionali che sono stati stanziati per pagare il suolo pubblico ai ristoratori, cosi come previsto anche dalla legge 77/2020. Non si tratta di una scelta o di un capriccio dei ristoratori, ma di una norma che li obbliga a far consumare fuori i loro clienti. Non possiamo gravare ulteriormente sulle spalle di una categoria che è già in ginocchio a causa della pandemia” concludono.
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