E’ scontro tra il Coordinamento Intersindacale che rappresenta la rete degli Specialisti Accreditati Esterni e l’Assessore alla Salute Ruggero Razza.
Le firme sindacali in un comunicato congiunto chiedono il ritiro, in autotutela, della circolare n. 16538 del 4 maggio 2020, nella quale il Dipartimento per le Attività Sanitarie e Osservatorio Epidemiologico detta le linee guida per effettuare i test sierologici in Sicilia e per l’adeguamento degli studi medici in vista della ripresa dell’attività in piena sicurezza.
Franco Salerno, segretario del Croat (sindacato degli odontoiatri convenzionati) ha aderito insieme ad altre 10 sigle sindacali alla protesta contro l’assessorato alla Salute per non essere stati mai coinvolti nella scelta delle linee guida per la riapertura degli studi odontoiatrici convenzionati.
In questo periodo di emergenza sanitaria, dall’inizio del lockdown fino ad ora, gli studi odontoiatrici hanno continuato ad eseguire solo prestazioni urgenti ed indifferibili. Ma la categoria, recita il comunicato “è stata sistematicamente estromessa dalla distribuzione di DPI da parte della Regione. Niente tamponi per noi ed anche i test sierologici li possiamo fare, ma a nostre spese. Per non parlare della totale assenza di linee guida per operatori e pazienti″.
Dott. Salerno, come si stanno attrezzando gli odontoiatri all’imminente ripresa dell’attività ambulatoriale?
“Gli studi odontoiatrici come anche i fisiatri si stanno attrezzando seguendo i protocolli che gli ordini ci suggeriscono ma da parte dell’assessorato abbiamo riscontrato il più assoluto silenzio, quindi non abbiamo alcuna certezza sulla ripresa dell’attività”.
Sarà sicuro tornare dal dentista?
“Tornare dal dentista come in qualunque struttura medica sarà sicuro perché il senso di responsabilità e di professionalità che ci ha sempre guidato mette al primo posto il paziente. Stiamo facendo tutto quanto è necessario per ricevere i paziente in ambienti adeguati e sicuri”.
Cosa cambierà per il paziente?
“La gestione del paziente dovrà cambiare. Il paziente dovrà rispettare gli appuntamenti in maniera scrupolosa per mantenere la sala d’attesa non affollata. Verrà sottoposto alla misurazione della temperatura, disinfezione delle mani, sostituzione dei guanti e sarà invitato a compilare un questionario.
Al termine di ogni seduta verrà effettuata la sanificazione e disinfezione delle superfici come abbiamo sempre fatto. Sarà effettuato un ricambio dell’aria. Stesse procedure anche in sala d‘attesa e nelle aree con le quali il paziente entra a contatto”.
Date le spese in sanificazione e dpi che sostenete per ogni singola visita ritenete adeguato il vostro tariffario regionale?
“Le tariffe sono assolutamente inadeguate in tempi normali figurarsi ora con tutti i presidi necessari per lavorare in assoluta sicurezza”.
Tra i convenzionati esterni figurano anche le strutture di fisiochinesiterapia, abbiamo chiesto anche il loro punto di vista al Dott. Fabrizio Mantia sulla situazione attuale.
“Per quanto riguarda le strutture di fisiochinesiterapia ad oggi non si ha alcuna notizia da parte dell’assessorato alla Salute, infatti con un provvedimento dei primi di marzo l’assessore Ruggero Razza ha disposto la chiusura delle strutture per scongiurare il contagio da Covid-19, da allora non si ha avuta nessun’altra comunicazione né tantomeno i sindacati di rappresentanza sono stati consultati per pianificare le procedure da attuare in vista della difficile fase di riapertura che ancora oggi non è stata fissata.
Questa insostenibile situazione sta creando gravissimo nocumento a tanti cittadini affetti da patologie neurologiche, ortopediche da esiti di interventi, cronici, che non trovano da mesi una risposta alla domanda di cura.
Inoltre è imbarazzante la precarietà in cui versano i lavoratori della categoria costretti a casa senza notizie e in difficoltà perché ancora in attesa di cassa integrazione da parte dell’INPS che purtroppo continua a non arrivare”.
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