Revoca domiciliari Mimmo Lucano. Dopo la decisione del Tribunale del riesame di rimettere in libertà il sindaco di Riace, al centro di una vicenda giudiziaria per il suo programma d’accoglienza ed integrazione dei migranti nel paese calabrese, arriva l’invito del sindaco di Palermo Leoluca Orlando.
Al primo cittadino di Riace è infatti stato imposto il divieto di dimora nel paese calabrese fino al termine del procedimento che lo vede indagato con l’accusa di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina e affidamento fraudolento diretto del servizio di raccolta dei rifiuti a due cooperative della zona.
I suoi avvocati hanno già presentato ricorso in Cassazione contro “l’esilio” di Lucano, ma per una decisione sarà necessario attendere quanto meno un mese.
A Riace, proseguirà intanto l’attività di assistenza ai circa 150 migranti che si trovano ancora in paese grazie anche ai numerosi volontari che da anni collaborano con Lucano e l’amministrazione comunale.
L’intenzione, ha dichiarato il vicesindaco di Riace è di portare ancora avanti con l’autofinanziamento ed i contributi quel “modello Riace” di cui il governo ha decretato la soppressione con l’uscita dallo Sprar.
“La revoca dei domiciliari restituisce la libertà a Mimmo Lucano ma non ferma la battaglia legale e civile perché possa continuare e possa rafforzarsi l’esperienza di Riace e la cultura di accoglienza e convivenza diffusa che essa rappresenta – ha dichiarato in una nota il sindaco Leoluca Orlando.
Ho già espresso a Mimmo Lucano, come hanno fatto i sindaci di tante città fra cui Parigi, la mia solidarietà e la volontà di dare vita ad iniziative coerenti con il coinvolgimento di comuni di tutta Europa.
Gli ho anche rivolto l’invito a venire a Palermo, già nei prossimi giorni e in occasione del Festival delle letterature migranti, per condividere la sua storia ed esperienza e costruire insieme un percorso che trova nelle comunità ed amministrazioni locali la sua forza.”
Da Cinisi l’invito arriva anche dai compagni dell’associazione Peppino Impastato, di Casa Memoria Felicia e Peppino Impastato e di altre associazioni che si impegnano nel territorio ad ospitare Mimmo Lucano nella casa che quarant’anni fa fu la sede di Radio Aut!
“Siamo con Mimmo Lucano e ci impegneremo con lui affinchè non venga smantellato il modello Riace, esempio di solidarietà, accoglienza e umanità, ma allo stesso tempo per dare il nostro sostegno invitiamo Mimmo Lucano a Cinisi nel paese di Peppino Impastato a cui lui è molto legato. Abbiamo disponibile a Terrasini, paese limitrofo a Cinisi, la casa che fu la sede di Radio Aut per ospitare Mimmo. “Da questo luogo così importante per tutti noi continueremo a fare sentire la tua voce e la voce di chi si batte per la giustizia sociale ed i diritti umani!”.
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