Il Presidente Schifani ha indetto una conferenza stampa alla luce delle proiezioni dello scrutinio che lo danno ormai per vincente nella corsa alla presidenza della Regione Siciliana.
Alle ore 9,00 di questa mattina sono state scrutinate 4.932 sezioni su n. 5293 sezioni: Schifani (centrodestra) è al 41,90%, De Luca (Sud chiama Nord) al 24,50%, Di Paola (M5S) al 15,00%, Chinnici (centrosinistra) al 16,00%.
“Sono particolarmente felice, ci sarà una maggioranza qualificata e non leggera come qualcuno adombrava. L’azione di governo sarà rafforzata perché ogni partito che mi ha sostenuto avrà pari dignità. Ringrazio Silvio Berlusconi, Giorgia Meloni e Matteo Salvini per avermi sostenuto”, afferma.
Sarò il portavoce dei siciliani, è un lavoro impegnativo. Lavorerò con l’obiettivo di dare lavoro ai nostri giovani con investimenti privati e perché si istituisca la conferenza dei servizi, punterò molto su questo aspetto”.
“Qualcuno ha paventato infiltrazioni con un governo di centrodestra. Ma questo non ci sarà perché istituirò una conferenza di servizi, un comitato ristrettissimo di ex magistrati ed ex componenti di forze dell’ordine che monitori l’attuazione del Pnrr”.
“Io ho perso! Ma non credo che i siciliani abbiano vinto…”. Così il candidato alla presidenza della Regione Siciliana, Cateno De Luca, sulla sua pagina Facebook, commentando i dati in arrivo dalle sezioni elettorali dell’Isola.
“Sono qui per dire la mia su un dato che ormai è chiaro – ha poi dichiarato De Luca da Piazza Matrice a Fiumedinisi – . Non c’era una via di mezzo: non sarebbe esistita una sconfitta o vittoria di misura. Abbiamo pensato a una strategia e ci siamo ammazzati la vita per svegliare la coscienza dei siciliani quindi o avrebbe funzionato o no e alla fine non ha funzionato, pazienza”.
“Speravamo in una reazione di popolo che non c’è stata. Ho perso, l’ho detto chiaramente. Di questa campagna elettorale mi rimane nel cuore il coinvolgimento di tanti giovani. Seguiremo gli esiti sulle singole liste ma voglio precisare che io con Schifani non ci voglio avere niente a che fare: mafia e politica mi fa schifo. Comunque è un risultato che mi fa ben sperare”.
Per le elezioni Regionali in Sicilia ha votato il 48,62 per cento degli aventi diritto, ovvero 2.249.870 votanti su 4.627.146 elettori. Il dato sull’affluenza del 2022 è comunque superiore a quello di cinque anni fa quando era stata del 46,75%. Lo rende noto la Regione Siciliana. Dai dati definitivi delle 23 di ieri la provincia con l’affluenza più alta è Messina, al 53,4% (nel 2017 era al 51,75%); a seguire Catania col 52,24% (51,56%) e Palermo al 50,14% (46,4%). Questo il dato per le altre province: Siracusa 48,37% (47,56%), Trapani 48,12% (45,43%), Ragusa 47,08% (47,28%), Agrigento al 41,46% (39,63%), Caltanissetta 40,81% (39,83%) e infine Enna al 39,99% (37,68%).
Settanta i deputati dell’Assemblea regionale siciliana che saranno eletti. Così la ripartizione dei seggi: 62 attribuiti con il sistema proporzionale puro e soglia di sbarramento al 5 per cento a livello regionale (16 a Palermo, 13 a Catania, 8 a Messina, 6 ad Agrigento, 5 a Siracusa e a Trapani, 4 a Ragusa, 3 a Caltanissetta e 2 a Enna); 1 seggio spetta al candidato alla Presidenza della Regione eletto e 1 seggio al candidato governatore arrivato secondo nelle preferenze.
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