Come saranno le feste per gli italiani? E per i siciliani? Le regole varieranno in base al colore della zona? Sono tutte le domande che ci poniamo in vista delle imminenti festività natalizie ma una risposta certa ancora non c’è.
Di certo c’è che il 3 dicembre scadrà l’ultimo Dpcm del premier Conte e a quel punto verranno fissate le nuove regole che riguarderanno il Natale. Non sarà come gli altri anni, ci saranno orari da rispettare, regole sul numero dei commensali, limitazioni negli spostamenti e tutto al fine di continuare a tenere sotto controllo la curva dei contagi.
La Sicilia è nella fascia di rischio arancione e al momento vede il livello Rt scendere da 1,28 a 1,13 e sembra che (dati Protezione Civile) le persone ricoverate per Covid rappresentino il 5,9% degli attuali positivi, con il dato in calo rispetto alla settimana scorsa quando era il 6,6%, mentre i pazienti in terapia intensiva sono lo 0,8%, in linea con sette giorni fa.
Con un nuovo decreto valido dal 3 dicembre si ipotizza un progressivo allentamento delle misure come il coprifuoco e una serie di regole e raccomandazioni per le feste in arrivo. L’agenzia di stampa Ansa ne ha anticipate alcune.
Gli acquisti di Natale all’interno dei negozi saranno sicuramente contingentati come sta già avvenendo in questi giorni specialmente in alcune grandi città e nel weekend, anche nelle zone gialle a rischio moderato.
Per il cenone in casa ci saranno raccomandazioni, a tavola in non più di sei quindi solo conviventi e parenti stretti. Ma potrebbe essere portato a sei anche il numero di commensali nei ristoranti delle zone gialle, secondo quanto trapela.
Spostamenti interdetti nelle zone rosse e limitati in quelle arancioni, anche tra regioni sarà sempre consentito il ritorno alla residenza o al domicilio, ma non si prevede un esodo dal nord al sud paragonabile a quello di marzo scorso prima del lockdown Italia.
Il coprifuoco fissato alle 22 in tutta Italia, che potrebbe essere spostato alle 23 o a mezzanotte la sera del 24 dicembre e magari un po’ più in avanti a Capodanno.
“I prossimi sette-dieci giorni saranno decisivi, e ci diranno se la divisione del Paese in tre zone, e il meccanismo sostanzialmente automatico delle restrizioni regione per regione, sta dando i frutti che tutti speriamo” ha dichiarato il ministro Speranza.
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