La Sicilia è decisamente in controtendenza rispetto alla maggior parte delle regioni italiane cha dalunedì passeranno in fascia gialla e potranno finalmente riaprire gran parte delle attività commerciali.
Il monitoraggio di oggi sull’andamento del Coronavirus è molto atteso, ma già si può prevedere la riapertura delle regioni con dati in netto miglioramento quali Lazio, Liguria, ma anche Abruzzo, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lombardia, Marche, Molise, Piemonte, Umbria e Veneto – oltre alle province di Trento e Bolzano, visto che hanno tutte un Rt nel valore inferiore sotto l’1 e un rischio basso o moderato, compatibile con uno ‘scenario 1’. I dati indicano che l’indice Rt nazionale è sceso ancora e ora è a quota 0,81, la scorsa settimana era allo 0,85.
La Sicilia resta arancione in compagnia di Calabria, Basilicata, Campania e Toscana, Puglia e Valle D’Aosta peggio di loro solo la Sardegna che resta rossa.
Per chi passa in zona gialla riaprono gli spostamenti tra regioni (della stessa fascia), tornano in classe tutti gli studenti fino alla terza media, e anche quelli delle scuole superiori anche se con alcune limitazioni.
Da lunedì in zona gialla riaprono i ristoranti anche a cena, ma all’aperto, riaprono al pubblico anche cinema, teatri, e sale concerto con posti a sedere preassegnati e con una distanza di un metro l’uno dall’altro.
Riparte lo sport, sarà consentito anche lo svolgimento all’aperto di qualsiasi attività sportiva, anche di contatto.
Mentre per quanto riguarda le manifestazioni e gli eventi sportivi di livello agonistico riconosciuti di preminente interesse nazionale con provvedimento del Coni e del Comitato paralimpico potranno essere aperte al pubblico bisognerà attendere il primo giugno.
Dal primo giugno possibile riapertura anche delle palestre e dal 15 giugno le fiere. Infine dal primo luglio riaprono le attività nei centri termali, i parchi tematici e di divertimento.
La Sicilia dovrà attendere che la curva inizi a scendere. Ieri sono stati 1.412 i nuovi positivi su 34.077 tamponi processati, con una incidenza del 4,1%. Sotto contro anche il trend dei ricoveri negli ospedali che fortunatamente sembra invertirsi: sono 1.422, 34 meno rispetto a mercoledì, dei quali 178 nelle terapie intensive.
La situazione non è omogenea in tutta l’Isola, Palermo ad esempio è rimasta in zona rossa a seguito di un’ordinanza di Musumeci almeno fino al 28 aprile. Insieme al Capoluogo anche 22 comuni dell’area metropolitana che sono ancora oltre la soglia “rossa”.
Musumeci ha sottolineato che “Il miglioramento a Palermo è stato “parziale” e non è bastato per convincere l’amministrazione regionale a togliere la “zona rossa”. In scala provinciale da martedì scorso a ieri, l’incidenza settimanale di Palermo è passata da 245 a 223 infezioni ogni 100 mila abitanti, segnando dunque un calo, ma si attende il consolidamento dei dati per allentare le restrizioni.
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