Regione. Tagli ai costi della politica nel bilancio 2012

Il collegio dei questori ha approvato ieri il bilancio di previsione per il 2012 che prevede un risparmio di 4,5 milioni di euro rispetto allo scorso anno. Soldi ricavati dal taglio ai costi della politica, a cominciare dalle indennità dei deputati (quasi un milione di euro), dal taglio dei vitaliz…

Il collegio dei questori ha approvato ieri il bilancio di previsione per il 2012 che prevede un risparmio di 4,5 milioni di euro rispetto allo scorso anno. Soldi ricavati dal taglio ai costi della politica, a cominciare dalle indennità dei deputati (quasi un milione di euro), dal taglio dei vitalizi (un altro milione) e dagli stipendi del personale dell’assemblea. Diecimila euro all’anno in meno per ognuno dei 90 deputati, riduzione del budget destinato ai portaborse, tagli del 10% sulle spese discrezionali (manutenzione, pulizie e altro). Ogni anno il progetto approvato prevede un risparmio di 930 mila sugli stipendi dei deputati che attualmente costano in totale 20 milioni di euro. I deputati questori hanno anche tagliato di 300,000 euro gli stipendi dei dipendenti dell’Ars e hanno dimezzato le spese per gli aggiornamenti professionali e le borse di studio. Altro intervento ha riguardato i consulenti del consiglio di presidenza e delle commissioni parlamentari con una riduzione delle spese del 10% pari a 312.000 euro. Oltre un milione arriverà invece dal taglio dei trasferimenti ai gruppi parlamentari. In particolare dalla riduzione delle somme destinate ai portaborse e dipendenti dei gruppi politici. Il resto dei tagli riguarda le attività di rappresentanza del presidente dell’Ars, 138 mila euro e per la comunicazione istituzionale, 105 mila euro. Meno soldi anche per autoblu, videosorveglianza e spese per l’energia elettrica. Il capitolo di bilancio che invece è aumentato è quello che riguarda studi, pubblicazioni e stampa di atti parlamentari e per la promozione culturale, per un totale di 150,000 euro in più. Passano invece da 700,000 a 740,000 euro le spese per i servizi igienici e pulizia. Adesso si sta valutando la proposta di ridurre le spese per il call center della Regione, tornando al vecchio e semplice ‘centralino’, e di utilizzare le auto blu di minore cilindrata. Calcoli alla mano, il parlamento siciliano il prossimo anno costerà 175,2 milioni di euro. Gli stipendi dei deputati restano comunque alti e la spesa complessiva dell’Ars è lontanissima dalle cifre che si spendono per gli altri consigli regionali. L’unico segnale positivo è che per la prima volta, anche se di poco, il costo della politica è in calo. I tagli hanno così spinto i deputati a chiedere le anticipazioni del Tfr, previsto nel 2013. E dunque in bilancio è stata scritta la somma di 800 mila euro.
(Teleoccidente)