Al via i lavori per la sistemazione del torrente Barratina nel Comune di Termini Imerese. L’intervento è stato finanziato con duecentomila euro dall’Autorità di bacino del distretto idrografico della Sicilia, che fa capo alla presidenza della Regione. A eseguire l’intervento di somma urgenza, che dovrà essere completato entro venti giorni, sarà la ditta Eredi di Anello Andrea di Caccamo.
A seguito di alcuni sopralluoghi da parte dei tecnici degli uffici, diretti da Leonardo Santoro, è emerso che in alcuni tratti l’alveo del corso d’acqua, che attraversa il centro abitato della cittadina del Palermitano, risulta “ostruito da un’abbondante sedimentazione di detriti e vegetazione spontanea che ostacolano il regolare deflusso delle acque, provocando a ridosso degli attraversamenti dei ponti un restringimento della capacità idraulica”.
“Una situazione che nel caso di probabili intense precipitazioni atmosferiche, con conseguente aumento della portata del corso d’acqua a forte componente torrentizia – scrivono i tecnici Salvatore Chiommino e Francesco Pio Sunseri nella relazione – accentuerebbe sicuramente la condizione di pericolo con elevati rischi di esondazioni del torrente in un’area urbana con conseguente grave pregiudizio alla salvaguardia della pubblica e privata incolumità”.
I tratti del torrente interessati da un’abbondante sedimentazione di detriti sono quattro per circa 400 metri: da piazza 25 aprile al ponte ferroviario ; dal ponte ferroviario alla via Crisone; dal ponte di via Crisone al ponte di viale Targa Florio; dal ponte sul viale Targa Florio fino alla foce.
L’intervento urgente, consistente nella rimozione degli interramenti e dei depositi di materiale sovralluvionato e al taglio della vegetazione spontanea nell’alveo, si è reso necessario
su richiesta del sindaco di Termini Imerese per scongiurare eventuali danni a cose e persone con l’arrivo delle prossime piogge autunnali.
«Con l’avvio dei lavori – evidenzia il segretario generale dell’Autorità di bacino, Leonardo Santoro – imprimiamo un’accelerazione alle attività di manutenzione dei corsi d’acqua, oggi spesso abbandonati all’incuria generale. Mi auspico, pertanto, una più partecipata azione istituzionale per la salvaguardia e la tutela di torrenti e fiumi in Sicilia».
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