Regione, in giunta anche Marino e la Vancheri. Crocetta promette altre novita’ ai giornalisti

Terminato il caldo fuori stagione dei giorni scorsi, novembre si riappropria del tempo meteorologico piu’ consono alla stagione autunnale. Allo stesso modo, il Presidente della Regione Sicilia, Rosario Crocetta, si riappropria di uno dei suoi vecchi (e piu’ cari) cavalli di battaglia.

di Barbara Giangravè

Palermo, 19 Nov. – Terminato il caldo fuori stagione dei giorni scorsi, novembre si riappropria del tempo meteorologico più consono alla stagione autunnale. Allo stesso modo, il Presidente della Regione Sicilia, Rosario Crocetta, si riappropria di uno dei suoi vecchi (e più cari) cavalli di battaglia – l’antimafia – e presenta alla stampa l’assessore designato all’Energia: il procuratore della Dda di Caltanissetta Nicolò Marino.

Dopo aver dribblato cameramen, fotografi e colleghi della televisione che – armati di microfono – sono corsi ad aspettarlo sulle scale di Palazzo d’Orleans, Crocetta ha fatto il suo ingresso nella sala intitolata a Giuseppe Alessi, scelta come location della sua ultima conferenza stampa, utilizzando la porta che si trova dietro il tavolo al quale si è poi seduto, accanto al pm Marino e a Linda Vancheri, entrata a far parte della giunta regionale con delega alle Attività Produttive. Con loro, Lucia Borsellino, che si è già insediata come assessore regionale alla Sanità. Assente Franco Battiato, assessore al Turismo, che oggi si trova a Roma, ma che domani sarà in riunione proprio con Crocetta.

“Sono molto emozionata – ha esordito la Vancheri – Conosco Rosario Crocetta da quando era sindaco di Gela e metto volentieri la mia esperienza (l’ultimo incarico della Vancheri è quello di Delegata per l’Ufficio di Internazionalizzazione di Confindustria Sicilia, n.d.r.) al servizio di questa vera e propria rivoluzione. I miei obiettivi sono fondamentalmente tre: legalità, sviluppo e velocità”.

“Sono entrato in magistratura il 20 novembre del 1986 – ha dichiarato Marino – e, prima ancora di festeggiare le mie nozze d’argento con quest’organo, dovrò rivolgermi al Csm per effettuare tutti gli adempimenti necessari per lasciare la toga e assumere questo incarico. Quello del magistrato – ha proseguito – è un modo di essere, di vivere. Rosario Crocetta è l’opportunità che questa terra ha, per restituire alle istituzioni quello spirito di servizio che si è perso, a ogni livello. È in quest’ottica che si deve inquadrare la mia nomina”.

Sollecitato dai cronisti che, da giorni ormai, continuano a chiedere al Presidente se i prossimi ingressi che in Giunta saranno sulla stessa linea dei quattro ai quali abbiamo assistito fin qui, Crocetta ha risposto: “Una bellissima poesia di Majorino recita così: Quello che è stato è stato, quello che sarà è società civile”. Per il neo goveratore della Sicilia, insomma, “o i partiti si aprono alla società civile o scompaiono”.

Come ricompensa per averlo atteso quasi un’ora e averlo ascoltato, invece, solo per mezz’ora, Crocetta ha concluso invitando i giornalisti a non deporre i propri taccuini, perché “nei prossimi giorni dovrete scrivere delle rotazioni dei dirigenti regionali (quelli nominati da Lombardo, n.d.r.), necessari per salvare i fondi europei destinati all’isola e ancora in bilico”.

Chi ha sbagliato, in tutti questi anni di cattiva gestione della cosa pubblica, pagherà?

È quello che staremo a vedere.