Palermo, 14 Gen. – La sua nomina è avvenuta sei mesi fa, ma, da allora (o quasi), l’assessorato all’Economia della Regione siciliana e l’Irfis (Istituto Regionale per il Finanziamento alle Industrie in Sicilia) sono ai ferri corti e i giudici contabili stanno lavorando per verificare i profili di irregolarità della gestione amministrativa dell’Ente, affidato a Francesco Maiolini, ex direttore generale di Banca Nuova.
La Procura generale presso la Corte dei Conti ha avviato un’inchiesta sulla presunta sottrazione di risorse della Regione da parte dell’Irfis – circa cento milioni di euro – transitati dall’Irfis ad alcune banche di cui la Regione non avrebbe alcuna conoscenza.
L’inchiesta è stata aperta in seguito a una diffida dell’assessorato all’Economia della Regione Siciliana, alla quale è seguito, in novembre dello scorso anno, un esposto che addebita all’Irfis “un’indebita acquisizione al patrimonio della stessa società di fondi pubblici, successivamente affidati, in spregio alle norme comunitarie sulle procedure a evidenza pubblica e a quelle generali di contabilità pubblica, a non identificati istituti di credito, senza alcuna comunicazione all’Amministrazione regionale, né all’Istituto tesoriere”.
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