Regione. Arriva la deroga al patto di stabilità: sbloccati 900 milioni

Il ministro dell’Economia, Vittorio Grilli, ha firmato l’intesa con la Regione siciliana che consentirà di derogare al Patto di stabilità 2012. Potranno così essere sbloccati 600 milioni da destinare …

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di redazione

Il ministro dell’Economia, Vittorio Grilli, ha firmato l’intesa con la Regione siciliana che consentirà di derogare al Patto di stabilità 2012. Potranno così essere sbloccati 600 milioni da destinare alla spesa e 300 milioni per impegni su investimenti futuri.
“È un ottimo risultato che viene fuori da un negoziato serrato con il ministero dell’economia e con la ragioneria generale dello stato e che ha riconosciuto le ragioni della Sicilia”, ha detto l’assessore all’Economia, Gaetano Armao.
“È stato annunciato anche il prossimo sblocco di somme dovute alla Regione per il comparto sanitario per circa 200 milioni. Questi provvedimenti – ha continuato Armao – danno atto del percorso di risanamento e riduzione della spesa che la Regione siciliana ha portato avanti. Su questo solco, dopo la delibera sulla revisione della spesa, è stata emanata e inviata a tutti gli enti e società partecipate la direttiva che rende operativa la revisione. Siamo la prima regione d’Italia a dare piena attuazione alla spending review, contenendo i costi. Tuttavia, è necessario puntare agli investimenti”.
“La deroga al patto – ha osservato – darà una prima risposta a questioni fondamentali per le imprese, la scuola, le famiglie, gli enti locali”.
‘Si possono affrontare adesso ‘ commentano dal governo regionale – le gravi emergenze della Sicilia, dai lavoratori forestali antincendio che a questo punto possono aumentare le giornate lavorative fino a 151, al via libera per il finanziamento di importanti opere di mitigazione del dissesto ambientale in alcuni Comuni che al momento vivono una grande tragedia derivata dagli eventi calamitosi. Inoltre speriamo ‘ conclude la nota di Palazzo d’Orleans – che il ministro Grilli possa estendere la deroga al patto di stabilità anche ai piccoli Comuni siciliani che soffrono una tremenda situazione finanziaria e non riescono ad offrire i servizi adeguati ai cittadini».