Regione, appalti e grandi eventi
Un’inchiesta della procura di Palermo sta passando sotto la lente di ingrandimento l’organizzazione dei grandi eventi in Sicilia. A cominciare dalla visita di Papa Benedetto XVI a Palermo. Le fiamme …
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di redazione
Un’inchiesta della procura di Palermo sta passando sotto la lente di ingrandimento l’organizzazione dei grandi eventi in Sicilia. A cominciare dalla visita di Papa Benedetto XVI a Palermo. Le fiamme gialle hanno perquisito gli uffici, l’abitazione e le cassette di sicurezza di Fausto Giacchetto, uno dei personaggi più conosciuti nel mondo della comunicazione siciliana. Attraverso la Media Partners & Consulting srl e alcune imprese individuali Giacchetto si è aggiudicato diversi bandi della Regione Siciliana. I finanzieri del Nucleo speciale Spesa pubblica si sono concentrati su una decina di grandi eventi. Giacchetto, assieme ad altre sette persone, è indagato per turbativa d’asta, ma gli investigatori sospettano che ci sia dietro un giro di corruzione. Nel registro degli indagati sono finiti pure i nomi di due funzionari regionali. Per il resto, massimo riserbo. A Giacchetto il mese scorso è stato notificato un avviso di proroga delle indagini. Ieri invece è stata la volta del decreto di perquisizione. I suoi legali, gli avvocati Fabrizio Biondo e Giovanni Di Benedetto, preferiscono non entrare nel merito della vicenda, non conoscendo ancora gli atti dell’inchiesta. E’ certo che a dare il via al lavoro dei finanzieri, coordinati dal procuratore aggiunto Leonardo Agueci e dal sostituto Maurizio Agnello, è stato l’esposto di un imprenditore escluso dalle gare per la fornitura di servizi in occasione della visita del pontefice a Palermo, nell’ottobre di due anni fa. Poi, nel mirino degli investigatori è finito tutto il resto. Le fiamme gialle hanno sequestrato una sfilza di documenti e aperto le cassette di sicurezza di Giacchetto dove sarebbero stati trovati, oltre ad alcuni orologi da collezione, anche parecchie migliaia di euro in contanti di cui l’indagato ora dovrà fornire la tracciabilità. Ci sarebbe molto altro, però, nel fascicolo dei pubblici ministeri. Si parla di favori. Di appartamenti concessi a politici locali e nazionali. Tutte ipotesi da verificare.