Entro lo scorso dicembre il governo regionale ha sbloccato gare d’appalto per 1,17 miliardi di euro, “mantenendo così a metà l’impegno assunto con Ance Sicilia” lo scorso agosto di portare in gara entro il 2013 opere per 2,5 miliardi di euro sul totale dei 5,15 miliardi di euro di progetti cantierabili e finanziati ma incompiuti. E’ quanto emerso nel corso dell’incontro della delegazione di Ance Sicilia, guidata dal presidente Salvo Ferlito, con l’assessore regionale alle Infrastrutture, Nino Bartolotta. L’assessore ha spiegato che è pronta la delibera di giunta che approva il Contratto interistituzionale di sviluppo con l’Anas per un importo totale di 2,1 miliardi.
Nel gruppo delle opere indicate ci sono le tratte C1, C2, C3 e B5 della Nord-Sud (520 milioni); Licodia Eubea-Libertinia (111,85 milioni); autostrada Trapani-Mazzara del Vallo (134 milioni); adeguamento Bronte-Adrano (54,5 milioni); tangenziale San Gregorio di Catania (10 milioni); secondo lotto della statale 640 Agrigento-Caltanissetta (990 milioni, opere già in corso); seguito della statale 121-198 Palermo-Agrigento (296 milioni, opere già in corso). Come ha riferito l’assessore regionale Bartolotta, l’Anas ha dichiarato che entro sei mesi dalla prossima firma del Contratto interistituzionale con i ministeri della Coesione territoriale e delle Infrastrutture e con la Regione, l’azienda sarà in grado di bandire gare d’appalto per 600 milioni sul totale di nuove opere per 830 milioni. I costruttori edili siciliani, nell’esprime apprezzamento per questa novità, hanno chiesto non solo di completare rapidamente le promesse di agosto, ma anche di mantenere questi nuovi impegni nei confronti del comparto in gravissima crisi, dando tempi certi da rispettare, anche a costo di commissariare gli enti inadempienti. Le sollecitazioni delle imprese edili alla Regione riguardano i pagamenti alle aziende richiedendo allo Stato i 347 milioni di euro assegnati ad aprile 2013, accendendo un mutuo da 1 miliardo così come annunciato ad agosto 2013 e utilizzando la quota parte dei 500 milioni esclusi dal Patto di stabilità; lo sblocco immediato delle gare d’appalto per i depuratori finanziati dalla delibera Cipe numero 60 del 2012, il cui budget (1,13 milioni) va speso entro il 2015; la riorganizzazione degli Urega e il regolamento sulla semplificazione della valutazione delle offerte; la modifica della legge regionale sugli appalti per calmierare il fenomeno dei ribassi anomali; l’estensione della durata dei mutui agevolati alle giovani coppie per l’acquisto della prima casa; il coinvolgimento del mondo delle imprese nella nuova programmazione dei fondi europei. L’assessore Bartolotta si è detto disponibile a proporre in tempi brevi la modifica della legge sugli appalti e la riforma e la regolamentazione degli Urega, i cui dettagli illustrerà il prossimo 6 febbraio al “tavolo unitario di rilancio del settore edile” con tutte le associazioni e i sindacati di settore. Per Ferlito “non c’è più tempo da perdere: bisogna portare a compimento questi impegni entro il 2014. La crisi va fermata prima che divori ogni possibilità di speranza nella ripresa”.
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