Palermo, 26 nov. – L’ex deputato siciliano Alberto Acierno è stato condannato a sei anni e mezzo per peculato, sei mesi più della pena richiesta dalla Procura. La sentenza è stata emessa pochi minuti fa dai giudici del Tribunale di Palermo, dopo quasi tre ore di camera di consiglio.
Il pm Sergio Demontis, al termine della requisitoria, nella scorsa udienza aveva chiesto la condanna a sei anni di carcere per Acierno. Secondo l’accusa l’ex deputato di Forza Italia, quando era direttore generale della Fondazione Federico II avrebbe utilizzato due carte di credito della Fondazione per fini personali per un importo di quasi 60.000 euro. Alberto Acierno ha sempre respinto le accuse, ma secondo la Procura di Palermo avrebbe utilizzato i soldi pubblici per giocate al casino on line, per viaggi ai Tropici, ma anche per fare il pieno alla sua barca durante le vacanze alle isole Eolie.
Il Tribunale, presieduto da Vittorio Alcamo, ha condannato Acierno anche a una provvisonale di 102mila a favore della Fondazione Federico II e a 42mila euro per l’Ars, parti civili, entrambi erano rappresentati dall’avvocato Enrico Sanseverino.
Il Presidente del Tribunale, Vittorio Alcamo ha inoltre annunciato la trasmissione degli atti alla Procura per procedere per calunnia nei confronti dello stesso imputato Alberto Acierno contro l’ex Presidente dell’Assemblea regionale siciliana, Gianfranco Miccichè. Acierno, al momento della lettura, non era presente in aula.
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