Regionali: dopo il no ad Alfano le sinistre lavorano a nuova coalizione
Dopo il secco “no” ad una possibile alleanza con il partito di Angelino Alfano, l’area più radicale della sinistra lavora ad un nuovo progetto per elezioni regionali.
Il no ad Alfano
“Non possiamo consentire che la Sicilia diventi merce di scambio e laboratorio politico del Partito della Nazione – avevano dichiarato in una nota congiunta Mdp e Sinistra Italiana -. Per questo ribadiamo il nostro No all’alleanza con Alfano e il no dei siciliani ad una politica che piega e mortifica le aspettative della Sicilia sull’altare degli equilibri nazionali”.
Sinistra Italiana aveva posto fin dall’inizio il veto sul ministro degli Esteri e ora pensa ad una alternativa, che di fatto pone fine al replicarsi del “modello Palermo” con una larga coalizione di centrosinistra, tentata da Orlando sul nome di Fabrizio Micari.
L’avvio di una fase inedita per la Sinistra siciliana
Sullo strappo dei due partiti si inserisce Ottavio Navarra: “la dichiarazione congiunta di Sinistra Italiana e MdP-Art 1 avvia una nuova fase. Per la prima volta in Sicilia, in tali dimensioni e con tali caratteristiche, sarà possibile presentare un progetto con tutte le forze della sinistra e, aspetto ancor più interessante, con tante realtà cittadine, movimenti e collettivi espressione, non di un civismo indistinto e confuso, ma protagoniste di battaglie vere e concrete su valori e pratiche progressiste e che, fin qui, sono state senza parola, invisibili ne panorama regionale.
E Navarra, che si era reso disponibile ad essere candidato alla presidenza della Regione, è al lavoro in queste ore per individuare un piano programmatico condiviso e per decidere chi guiderà la coalizione: “è una esperienza inedita nel panorama siciliano, non privo di riflessi nazionali”.