Politica

Regionali, Chinnici: “Mio è unico programma per una Sicilia moderna”

“Ai siciliani chiedo il voto perché il programma di governo che propongo insieme con la coalizione di centrosinistra è l’unico che punti a costruire una Sicilia moderna e sociale”. È l’appello rivolto agli elettori da Caterina Chinnici, candidata della coalizione di centrosinistra alla presidenza della Regione Siciliana, all’indomani della festa di chiusura della campagna elettorale tenuta ieri sera a Palermo, in piazza Sant’Anna, con la partecipazione del segretario nazionale del PD, Enrico Letta, e del leader di Cento Passi per la Sicilia, Claudio Fava.

“Il nostro programma – prosegue – è l’unico a tenere insieme gestione delle emergenze, sviluppo infrastrutturale ed economico, diritti, sostenibilità ambientale, innovazione e tradizione. L’unico che possa liberare le energie inespresse della nostra regione, l’unico che possa metterla in sicurezza, cioè portarla sulla strada giusta, quella del futuro già iniziato, quella delle transizioni verde e digitale che rappresentano i nuovi settori di investimento e, conseguentemente, i mercati del lavoro oggi più in espansione. Il nostro programma è anche l’unico che preveda un ufficio per garantire una spesa piena, efficiente, tempestiva e trasparente dei finanziamenti europei, la vera grande chance che ci è data. A tutti i siciliani che vogliono credere nel cambiamento dico che questa svolta è possibile. È possibile ora, non bisogna rimandare. Io sono pronta a metterci competenza, visione ampia e il tanto amore che ho per questa terra. E sarebbe bello, inoltre, se per la prima volta la Sicilia avesse un presidente donna”.

“Il nostro progetto di Sicilia – aggiunge Caterina Chinnici – è di costruzione e di comunità, mette al centro le persone, affronta il breve e il medio-lungo termine, mette l’evoluzione tecnologica al servizio dell’inclusione sociale e della sostenibilità ambientale e quest’ultima al servizio della crescita economica e occupazionale, connette la formazione con le richieste del mondo imprenditoriale, il marchio Sicilia con la competitività. Creeremo spazi di coworking per i giovani e ci sarà un assessorato interamente dedicato a loro. Un altro sorgerà per riunire cultura e turismo, facendo nascere una rete dei teatri e promuovendo lo slow tourism verso borghi e parchi. Proporremo un fondo di solidarietà contro il caro-bollette e investiremo sulle fonti di energia rinnovabili, delle quali la Sicilia può essere centro-pilota. Baseremo il ciclo dei rifiuti sul potenziamento della raccolta differenziata, andremo verso un’agricoltura non intensiva ma di prossimità e di precisione, impronteremo la gestione del territorio al recupero e minimizzando il consumo di suolo. Potenzieremo i centri per l’impiego. Riorganizzeremo la sanità pubblica per renderla più radicata sul territorio e vicina a i cittadini, potenziando il servizio e rivedendo i ticket in favore dei meno abbienti. Lavoreremo per garantire l’accesso all’istruzione, realizzeremo progetti contro la dispersione scolastica, confermeremo la Sicilia come terra d’accoglienza”.

“Tutto questo – conclude – richiede un’amministrazione efficiente, trasparente e impermeabile al malaffare, capace di assicurare servizi ai cittadini e tempi certi agli operatori economici. Per questo riprenderò immediatamente la legge 5 del 2011 da me firmata, finora in gran parte inattuata: le sue disposizioni in tema di semplificazione, digitalizzazione e anticorruzione dovranno essere aggiornate, dove serve, e pienamente applicate. Se toccherà a me guidare la Sicilia, il mio sarà un governo del dialogo e della partecipazione, di forte impronta istituzionale, e avrà l’autorevolezza necessaria per valorizzare l’autonomia statutaria e dialogare alla pari con le istituzioni nazionali ed europee”.

Redazione

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