ROMA (ITALPRESS) – I fondi Next Generation EU, che ammontano a circa 209 miliardi di euro, rappresentano “una incredibile occasione, da cogliere con interventi, misure e progetti che realmente possano riattivare l’economia del nostro paese”. Lo scrive in un intervento sul Corriere della Sera Massimo Ferrari, General Manager Corporate and Finance del gruppo Webuild.
“In questo senso il Fiscal Monitor del Fondo Monetario Internazionale ribadisce l’importanza degli investimenti pubblici per la ripresa post-Covid, da rilanciare però con un approccio manageriale, che sappia evitare ritardi, contenere i costi, scongiurare il rischio corruzione – prosegue -. Investimenti pubblici che – nel caso dell’Italia dove svolge un ruolo determinante la Cassa Depositi e Prestiti – devono privilegiare la finalità industriale. Un principio di rigore che basterebbe da solo per affrontare e risolvere operazioni che, esaminate sotto i parziali profili legali, regolamentari o del regime di responsabilità, mai troverebbero un’altra sintesi.
Secondo Ferrari “il nostro Paese sconta un colpevole ritardo nelle infrastrutture: proprio la Commissione europea ci ha relegato al 22° posto tra i paesi membri in termini di efficienza della rete di trasporto ferroviario e il World Economic Forum al 31° posto per qualità delle nostre infrastrutture”. Quindi “il ritardo deve essere colmato. Non solo per offrire ai cittadini una migliore qualità della vita, ma perché – in questa particolare congiuntura – investire nelle infrastrutture si è rivelata la strada più efficace per creare lavoro e far ripartire le economie”.
Per il direttore generale di Webuild “il momento è decisivo perché riaprire i grandi cantieri significa anche riportare l’Italia nel mirino degli investitori. Poche settimane fa un’indagine condotta dalla società di consulenza Ernst&Young rivelava che il 44per cento egli intervistati tra dirigenti d’azienda, istituti finanziari, fondi infrastrutturali è pronto a investire nei prossimi 12 mesi nel settore italiano delle infrastrutture. Dobbiamo cavalcare questo entusiasmo cancellando dall’immaginario collettivo la vulgata del paese delle occasioni sprecate”.
“Abbiamo la possibilità di rispondere alla domanda di lavoro, ma anche a un bisogno di sicurezza presente e vivo nel paese. E le infrastrutture – come ha dimostrato la costruzione del Ponte San Giorgio di Genova, portata a termine in tempi da record nonostante le restrizioni dovute all’esplosione del Covid-19 – sono in grado di dare questa risposta – conclude Ferrari -. Presentarsi in Europa con una lista di grandi progetti che davvero riattivino il processo di modernizzazione della nostra economia, ci aiuterà a scrollarci di dosso l’immagine di un paese vitale solo nella risposta alle emergenze, ma soprattutto ci permetterà di dare risposta a milioni di persone che cercano un nuovo stimolo per ripartire”.
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